Pizzerie e Guida Michelin: un argomento delicato. Sarà che la Rossa ha il DNA francese, sarà che ancora la pizza non si è levata di dosso l'identità da street food, sta di fatto che se cercate delle pizzerie sulla Guida Michelin 2018 ne troverete solo sette.
Forse le migliori d’Italia - almeno per gli ispettori - ma un po’ pochine rispetto al ricco panorama italiano, che negli ultimi anni si è arricchito di locali su locali capaci di sperimentare, dalla base ai topping. Sei sono tutte a Napoli, una sola nel Nord Italia, tutte segnalati con un simbolo entrato l'anno scorso in Guida, il piatto, sinonimo di un indirizzo che offre ottime materie prime a un buon prezzo.
Non sono pochi i nomi che ci sembrano mancare: Pepe in Grani (vincitore dei 50 Top Pizza)? Da Ezio? I Fratelli Salvo?
Chissà se nei prossimi anni la Michelin ci darà qualche soddisfazione anche nel campo delle pizze. E chissà se, prima o poi, la stella arriverà anche per le pizzerie, come è già arrivata con i pub o le macellerie.
I Tigli

Su Simone Padoan si è detto tanto e tanto si continuerà a dire (da lui abbiamo appreso anche una definizione soddisfacente di Pizza Gourmet). In molti si chiedono da tempo come mai I Tigli non sia ancora stato segnalato con una stella Michelin, ma le logiche della Rossa, come ormai sapete, sono imperscrutabili. Intanto date uno sguardo alle pizze de I Tigli per rifarvi gli occhi.
I Tigli
Via Camporosolo 11, San Bonifacio (Verona)
La Notizia

E dopo San Bonifacio solo pizzerie a Napoli: si inizia con quella di Enzo Coccia, classe 1962, che si divide in due civici - il 53 con la classica napoletana e il 94/a con quella gourmet - e da sempre a Napoli è sinonimo di pizza.
La Notizia
Via Caravaggio 53/55, Napoli
Starita

Nella Guida Michelin dell'anno scorso Starita era segnalata come "pizzeria di quartiere". Adesso è anche a Milano e New York. La pizza partenopea per eccellenza, un'attività di famiglia che continua dal 1901 ed è famosa per la velocità del servizio - quattro minuti.
Pizzeria Starita
Via Materdei 27/28, Napoli
50 Kalò

Ciro Salvo, figlio d’arte, propone pizze tradizionali o personalizzate con prodotti di stagione. Si va dalla classica pizza fritta con ripieno di ricotta di bufala e cicoli alla pizza dell’Alleanza con lardo, cipolla e scaglie di conciato romano, un omaggio ai prodotti selezionati da Slow Food e alle eccellenze del suo territorio.
50 Kalò Pizza
Via Sannazzaro 201/b, Milano
Da Concettina ai Tre Santi

New entry anche Da Concettina ai Tre Santi dove Ciro Oliva, a soli 24 anni, manda avanti la tradizione di famiglia come un vero mattatore contribuendo a rivalutare un quartiere, il Rione Sanità, molto problematico. La nuova generazione di pizzaioli che avanza.
Concettina ai Tre Santi
Via Arena della Sanità 7/b, Napoli
Sorbillo

Non poteva mancare Sorbillo fra le pizzerie segnalate dalla Guida Michelin: la sua fama lo precede e la sua pizza non delude. Con tre pizzerie a Napoli, tre a Milano e una di prossima apertura a New York, Gino Sorbillo si è dimostrato un eccellente imprenditore, che ha portato la pizzeria di famiglia nel mondo.
Da Michele

Ed ecco l’ultima pizzeria: Da Michele, che dopo oltre un secolo di permanenza a Napoli ha iniziato proprio l'anno scorso a guardare oltre, a Londra e Roma. Si ordinano solo "marinara" e "margherita" - e di cos'altro avrete bisogno?
Da Michele
Va Cesare Sersale 1/7, Napoli