Quattro chef a Milano per rappresentare una delle isole più belle del mondo: la Sicilia. I protagonisti di questa settimana all'hub internazionale di Identità Golose di via Romagnosi 3 a Milano sono - fino al 18 maggio - gli chef Nuccia Triscari, Marco Baglieri, Giovanni Santoro e Claudio Ruta.
Loro il compito di promuovere le eccellenze della terra di Sicilia in un viaggio tra sapori e le tradizioni affascinanti e antiche. E loro il compito di rappresentare l’Associazione Le Soste di Ulisse, guidata da Pino Cuttaia. Nata nel 2002, l'Associazione unisce 29 ristoranti, 22 charming hotel, 2 storiche pasticcerie siciliane e molte aziende del cibo e del vino, e ha come obiettivo la valorizzazione del patrimonio enogastronomico, artistico, paesaggistico, culturale e monumentale dell'isola.
"Siamo testimoni del nostro tempo nel mito di Ulisse - racconta il Presidente, lo chef Pino Cuttaia -. Da diciassette anni ‘viaggiamo’ attraverso la nostra terra mettendo insieme l’eccellenza nella produttività e nella visione da offrire ai tanti visitatori che amano quest’isola come noi. Raccontiamo questo territorio con uno sguardo fanciullesco, ampliando la visione al Mediterraneo che ha cullato tante civiltà dalle quali c’è sempre da imparare. Ci lusinga il compito di essere ambasciatori delle nostre tradizioni, delle eccellenze che in ogni dove crescono, con il compito di custodirle e divulgarle. Noi siciliani viviamo di passione e di cultura del bello e del buono, insomma… di tutto ciò che nutre l’anima!"
OnstageStudio
Per questo evento milanese, le protagoniste sono le province di Messina, Siracusa, Catania e Ragusa. Venite a scoprire meglio gli chef protagonisti e i loro piatti icona. (per info e prenotazioni cliccate qui)
Idea di Sfincione - Chef Nuccia Triscari
E' la chef dell'Antica Filanda di Capri Leone in provincia di Messina e come antipasto propone la sua Idea di Sfincione. «L’ideazione di questo piatto trova terreno fertile nel mio legame affettivo con la città di Palermo - spiega la chef -. Mia nonna era cuoca presso una nobile famiglia palermitana e i suoi racconti sono diventati il mio oggi, in cucina". Il piatto è rivisitato nella sua forma, ma gli ingredienti che lo compongono rimangono quelli della tradizione: cipolla, pomodoro, Ragusano DOP, basilico, acciughe, origano e pangrattato. Quello che di solito viene presentato come una focaccia tonda o rettangolare, si presenta in forma di goloso cannolo, che conserva nel ripieno tutto il gusto della tradizione. Insomma, cambia la forma ma non la sostanza.
Lasagnetta con broccoletti e Ragusano Dop - Chef Marco Baglieri
Chef del Crocifisso di Noto, in provincia di Siracusa, Marco Baglieri porta a Milano il suo omaggio al Val di Noto, una Lasagnetta con broccoletti e salsiccia su salsa al Ragusano Dop. «Il mio piatto è espressione della cucina netina e richiama la scaccia con broccoletti e salsiccia, una focaccia al forno molto saporita. In questo caso ho adattato gli ingredienti ad un primo piatto, usando i prodotti più tipici del territorio del Val di Noto: la salsiccia di maiale di Palazzolo Acreide, il caciocavallo del ragusano, la cipolla, l’uvetta e i pinoli della nostra terra". La pasta resta spessa e corposa al palato, avvolgendo il ripieno dal sapore deciso. Ogni ingrediente mantiene la sua identità, dai broccoli alla salsiccia a pezzi, e si sposa perfettamente con la sapidità ben bilanciata del ragusano. Un primo piatto evocativo, ma contemporaneo, che rimane identitario con il tocco originale e agrodolce - così siciliano - di uvetta e pinoli.
Guancetta di manzo glassata con purea di melanzane affumicate - Chef Giovanni Santoro
Un stella Michelin allo Shalai Resort di Linguaglossa in provincia di Catania, lo chef Giovanni Santoro propone la sua Guancetta di manzo glassata con purea di melanzane affumicate, basilico e pomodoro. «L'idea nasce dal forte legame con le carni allevate nel territorio etneo, selezionate dalla macelleria storica e di famiglia ‘Dai Pennisi’ - racconta lo chef -. L'abbinamento con la melanzana, il basilico ed il pomodoro dà valore a quelli che sono i simboli più conosciuti dell'isola". Anche qui la sostanza vince su tutto, facendo onore alla generosità siciliana. La guancetta resta così morbida che non serve il coltello per tagliarla, ma si "sfilaccia" semplicemente con la forchetta. Il ricordo è quello delle grigliate in famiglia, con il profumo della carne affumicata e delle melanzane alla griglia, unite all'immancabile sapore della salsa di pomodoro, sempre sul fuoco e impreziosita da una generosa manciata di foglie di basilico fresco.
‘Mpanatigghi Modicani - Chef Claudio Ruta
Dulcis in fundo, è il momento dei ‘Mpanatigghi Modicani di Claudio Ruta del ristorante stellato La Fenice. "Un dolce che ho nel cuore perché rappresenta una delle tante golose creazioni artigianali della mia terra - spiega lo chef -. Le origini storiche di questi biscotti si confondono con gli aneddoti. Pare siano stati gli spagnoli ad introdurli durante la loro dominazione nel XVI secolo, ma si racconta ancor oggi che le suore di un monastero modicano, impietosite per le fatiche dei confratelli predicatori durante la Quaresima, avessero camuffato della carne tritata nel pesto di mandorle e cioccolato all’interno dei biscotti, ingredienti quest’ultimi consentiti durante il periodo quaresimale".
Questi dolci vennero definiti da Leonardo Sciascia i “biscotti da viaggio”. La forma tradizionale è a mezzaluna e il ripieno unisce noci, cioccolato, zucchero, cannella, chiodi di garofano e carne di manzo. Lo chef Ruta cambia completamente la presentazione trasformando il biscotto in un dolce al piatto di alta cucina. Dall'alto il dessert ricorda una farfalla, pronta a piccare il volo. E questa leggerezza non è solo visiva: infatti Ruta ha riequilibrato i valore nutrizionali e alleggerito le calorie in modo da rendere la preparazione più adatta a uno stile di vita moderno: il gusto originale del dolce è preservato ma c'è un migliore bilanciamento di zuccheri e grassi e una maggiore ricchezza di fibre e vitamine.