La lotta contro lo spreco alimentare è legge. Una legge che il Senato italiano ha approvato pochi giorni fa, con 181 voti a favore, segnando una tappa fondamentale tanto per il nostro paese quanto per il resto d'Europa.
Lo spreco alimentare in Italia è un problema che ha assunto dimensioni impressionanti: secondo il rapporto Waste Watcher 2015 ogni anno buttiamo 13 miliardi di euro di cibo nella spazzatura, con i conseguenti danni a livello economico, ambientale e anche sociale.
Ma cosa prevede la legge contro lo spreco alimentare, proseguimento ideale della Carta di Milano 2015?
Prima di tutto, fa chiarezza terminologica definendo termini come "eccedenza" o "spreco" e stabilendo con precisione le date di conservazione e di scadenza.
La legge incentiva le donazioni di cibo semplificando le procedure, consentendo la raccolta dei prodotti agricoli che rimangono in campo, e permettendo anche a enti pubblici (non solo a onlus, quindi) di diventare "soggetti donatori".
Più che sulle sanzioni, ci si concentrerà su premi e incentivi. Attività di vendita e ristorazione saranno incoraggiate a donare le eccedenze alimentari: più cibo doneranno, meno tasse pagheranno. Novità anche al ristorante, dove sarà legalmente permessa la family bag, o doggy bag, con cui portarsi a casa gli avanzi.
Purtroppo nessune regole ferree per quanto riguarda i grandi supermercati: avranno semore la facoltà di scegliere cosa fare dei prodotti in eccedenza.