A qualcuno piace pandoro. Ebbene sì, negli ultimi anni i pandori artigianali stanno spopolando, quasi al punto di raggiungere la fama dei cugini lievitati con uvetta e canditi. Così, dopo avervi illustrato quali sono i panettoni artigianali 2022 da non perdere secondo noi, eccoci pronti a dispensare consigli a chi cerca il miglior pandoro artigianale del 2022.
La ricetta tradizionale del dolce veronese prevede l’uso del lievito madre e del lievito di birra, che vanno a creare una soffice e profumata sinfonia, con farina, burro, uova e vaniglia. Il pandoro è un dolce apparentemente semplice, dalla trama fitta e fine, preparato con pochi ingredienti e tre impasti, ma in realtà molto complesso: un vero banco di prova per pasticcieri e lievitisti, che si cimentano nella sua preparazione solo quando sono sicuri di aver messo a punto la ricetta perfetta. Il pandoro del Natale 2022 non è solo classico: molti maestri scommettono su pandori artigianali “contemporanei” a base di solo lievito madre, ma anche su versioni originali e alternative. Fate parte del “team pandoro” e vi state chiedendo qual è il miglior pandoro artigianale del Natale 2022?
Qui di seguito trovate i nostri suggerimenti sui pandori artigianali da provare a Natale 2022, perfetti anche per chi cerca dolci di Natale senza canditi e senza uvetta. Come sempre, vi ricordiamo che non si tratta di una classifica, ma di una lista in aggiornamento. Quindi seguiteci, per non perdere nemmeno una tra le novità più dolci del Natale 2022.
Pandoro artigianale: la lista da provare a Natale 2022
Il pandoro di Biasetto

Luigi Biasetto, Campione del Mondo della Pasticceria nel 1997, nonché vincitore dell’ultima edizione di Artisti del Panettone (kermesse che torna a Milano, il 3 e 4 novembre 2022), nel suo laboratorio padovano sforna grandi lievitati impeccabili. Non solo panettoni, ma anche pandori soffici, profumati e scioglievoli, capaci di conquistare con un solo morso. Il pandoro artigianale di Luigi Biasetto è compatto, delicato ed elegante. Accanto a quello tradizionale, per chi ama sperimentare, c’è la novità del Natale 2022: il golosissimo Pandoro al caramello.
Il pandoro di Tiri

Vincenzo Tiri, alla regia di Tiri Bakery a Potenza, erede di un’attività di famiglia che continua dal 1957 (e che vede nel mitico forno di Acerenza il suo nido primordiale), negli ultimi anni ha introdotto in produzione il pandoro, il suo Extrasoffice. Il pandoro artigianale di Tiri è figlio di tre ceppi diversi di lievito madre. Il risultato? Un grande lievitato soffice e molto profumato, che avvolge con il suo profumo genuino di burro e di vaniglia. Da non perdere, tra le novità, il Vaso di Pandoro, ovvero il pandoro sottovuoto, in vasocottura, capace di conservarsi fino a 120 giorni. Per prolungare il piacere del Natale 2022.
Il pandoro di Pasquale Tozzi

Burro della Normandia e vaniglia Bourbon duettano nel pandoro artigianale di Pasquale Tozzi, executive chef dei ristoranti La Magnolia e Il Pescatore all’interno del Grand Hotel Fasano. Originario di Battipaglia, Tozzi ha una formazione da pasticciere e una grande passione per il lievito che lo ha portato a mettere a punto una ricetta personale dei dolci di Natale. Merita davvero l’assaggio il suo pandoro, soffice e profumato, caratterizzato da una doppia lievitazione, seguita da 12 ore di riposo, con rinfresco, e dalla presenza della scorza di limone. “Dopo la cottura, il pandoro viene lasciato per 4 ore nello stampo a temperatura ambiente, poi per altre 4 ore fuori dallo stampo, per far sì che l’umidità presente all’interno del lievitato venga rilasciata nell’aria. Questo passaggio è fondamentale, perché non uso additivi conservanti”, spiega lo chef. Il pandoro si può ordinare online, sul sito dello chef, e avere in prevendita scrivendo a tozzipasquale90@gmail.com. Si tratta di una limited edition: sono previsti solo 50 pezzi da 1 kg.
Il pandoro di Lorenzetti

Daniele Lorenzetti è un altro fuoriclasse dell’arte della lievitazione. Membro dell’Accademia dei Maestri del Lievito Madre e del Panettone Italiano, nella sua pasticceria di San Giovanni Lupatoto, nel Veronese, sforna grandi dolci di Natale. Da non perdere, oltre a panettoni e bauletti, il suo Pandoro classico, che ha deciso di produrre esclusivamente con lievito madre (e senza lievito birra). Il risultato? Un prodotto super morbido e profumato, figlio di quasi 50 ore di lievitazione. Per chi è appassionato di storia della pasticceria, da provare anche il suo Nadalin, l’antenato del pandoro, un antico dolce tipico di Verona a forma di stella, dalla cui ricetta, sul finire dell'Ottocento, pare sia nato il pandoro.
Il pandoro di Follador

I migliori pandori artigianali da non perdere, ecco quello firmato Follador. “Un buon lievitato deve saper restituire al palato un sapore speciale che si intreccia alla memoria, ai valori della famiglia e alla tradizione. Quando ritrovi tutte queste suggestioni in un morso, allora mangiarlo è una gioia”, dice Antonio Follador, alla regia dell’omonimo forno a Pordenone. Membro dell'Accademia dei Maestri del Lievito Madre e del Panettone Italiano, fra i 35 maestri di fama nazionale e internazionale ad aver raggiunto le fasi finali di Panettone World Championship. Il suo Pandoro da Tradizione, che richiede fino a tre giorni di lavoro, viene preparato seguendo la ricetta tradizionale con ingredienti semplici (farina, burro, uova e zucchero) e una lievitazione lenta. Da non perdere la novità del Natale 2022: il Pandoro al tiramisù. Golosissimo.
Il pandoro di Paolo Griffa

Nel suo Caffè Nazionale di Aosta, lo chef stellato Paolo Griffa, da quest’anno entrato in Ampi - Accademia Maestri Pasticcieri Italiani, tra i dolci di Natale propone anche il Pandoro alle erbe di montagna: un lievitato dalla classica forma a stella, preparato con pochi ingredienti di qualità. Come in tutta la “pasticceria ludica” di Griffa, l’effetto sorpresa Ogni fetta risulterà molto leggera nell’aspetto e in degustazione, ogni morso sarà una sorpresa data dallo zucchero alle erbe aromatiche -camomilla e verbena- in dotazione da spolverare sulla superficie.
Il pandoro di Cascina Vittoria - Giovanni Ricciardella

Chef eclettico e appassionato lievitista, Giovanni Ricciardella di Cascina Vittoria ha già conquistato molti palati con il suo panettone, preparato con le uova degli animali del suo cortile. Ora, in occasione del Natale 2022, torna alla riscossa con il pandoro artigianale: una ricetta figlia di una lunga sperimentazione nel suo laboratorio. “Per amare il pandoro bisogna tornare bambini e amare le consistenze soffici come lo zucchero filato”, racconta lo chef. Ecco allora un impeccabile dolce a base di burro, vaniglia e solo lievito madre. Il risultato? Un pandoro super soffice e super nuovo.
Il pandoro di Ciacco

Il pandoro artigianale del chimico gelatiere Stefano Guizzetti di Ciacco, gelaterie con sede a Parma e Milano, giunge alla seconda edizione e conquista ancora una volta i nostri palati. Dopo il suo panettone, è un altro must del Natale 2022. Il segreto? Il miele di Ailanto che dona al pandoro sentori di albicocca e uva moscata e burro di cacao naturale, che conferisce la caratteristica nota profumata di cioccolato bianco e caramello. Da provare.
Il pandoro di Olivieri 1882

Foto EY Studio
Sotto l’albero a Natale 2022 non può mancare il pandoro artigianale di Olivieri 1882, storica maison di Arzignano, che oggi vede alla regia il giovane Nicola Olivieri, erede di un’arte solida e raffinata. Sì perché, oltre a ottimi panettoni artigianali, Olivieri (che ha portato i suoi grandi lievitati anche a New York), sforna soffici e profumati pandori. Niente conservanti e ingredienti di qualità sono le linee di principio alla base del modus operandi della maison. “La ricetta del pandoro ha richiesto cinque anni di studio”, spiega Nicola, che ha messo a punto una produzione a tre impasti. Ecco allora il lievito madre vivo, le bacche di vaniglia Bourbon e Madagascar, ma anche il burro belga ottenuto per centrifuga e miele di acacia italiano. Tra le novità, da provare gli speciali Pandoro al cioccolato, con un impasto arricchito dal cacao 100%, e il Pandoro alla Grappa Nardini, con i tipici aromi floreali del distillato di Bassano del Grappa.
Il pandoro di Iginio Massari

Come non menzionare il pandoro di Iginio Massari? Il “maestro dei maestri”, Presidente dell’associazione Apei - Ambasciatori Pasticcieri dell’Eccellenza Italiana, fondatore della Pasticceria Veneto di Brescia, Tre d’oro confermate dalla Guida Pasticcerie d’Italia del Gambero Rosso 2023, è presente con altri punti vendita a sua firma in diverse città d’Italia, ma anche con uno shop online, come gli altri “dolci colleghi”. Il suo pandoro profuma di vaniglia, è super soffice ed è corredato di uno zucchero a velo quasi impalpabile. Si trova nella versione classica, ma c’è anche il pandoro al cacao, dall’impasto scuro.
Il pandoro di Di Stefano

Cercate un pandoro diverso dal solito, magari che venga dal Sud? Ecco la valida proposta della maison siciliana Di Stefano, che oltre a soffici panettoni (quest'anno la novità è il gusto uva passa Zibibbo di Pantelleria), sforna ottimi pandori. Grandi lievitati che riflettono l'animo mediterraneo della maison, come il pandoro al cioccolato siciliano: un impasto classico, arricchito da una pioggia di cioccolato siciliano in polvere. Golosi, il "pandoro siciliano" di Di Stefano è per voi.
Il pandoro di Cremeria Capolinea e Food Ensemble

Ci allontaniamo dalla tradizione per un originalissimo lievitato: il pandoro "musicale" che Simone De Feo, alla regia di Cremeria Capolinea di Reggio Emilia, ha realizzato in collaborazione con Food Ensemble, band che trasforma in musica i suoni del cibo e della cucina. Ecco dunque che arrivano in tavola i suoni del pandoro. Non un pandoro classico, ma un impasto nero al cacao cotto in vasocottura, con una bagna al bourbon e una polvere di peperoncino, paprica e lamponi essiccati. Dal making of del Pandoro Nero, è nato un brano: sono stati registrati in laboratorio tutti i suoni di produzione di questo lievitato, poi montati alle sonorità dei sintetizzatori e con un riff di basso di De Feo. È possibile ascoltarlo inquadrando il QR Code che troverete sulla confezione.