Guglielmo Vuolo è uno dei più noti pizzaioli campani. La pizza per lui è "un affare di famiglia", e fin da piccolo ha imparato la difficile arte dell'impasto, della lievitazione, del bilanciamento degli ingredienti. Ma nella sua pizzeria Eccellenze Campane non si limita a riproporre - con risultati eccellenti - la gloriosa tradizione napoletana. E infatti Vuolo ha da poco presentato a pubblico e stampa una novità assoluta: la pizza con acqua di mare.
Il risultato di mesi di sperimentazioni (5000 pizze sfornate come "test"!) che costituisce un bel passo avanti sulla strada del benessere e della salute. Salute, sì, perché l'acqua ovviamente non viene presa dal mare, bensì è un prodotto microbiologicamente puro, realizzato dalla Steralmar di Bisceglie, che contiene meno cloruro di sodio del normale sale. Un impasto senza sale, quindi, che - a detta di chi l'ha assaggiato - riesce a esaltare addirittura meglio il sapore degli ingredienti.
Ora tutte le pizze in menù, sia a pranzo che a cena, sono realizzate con questo metodo - che, per assicurare digeribilità e sofficità, prevede una lievitazione di 20 ore. Qualche esempio? La Portulaca con pomodoro San Marzano, olive nere, alici di Cetara e "portulaca" (insalata campana) spruzzata di acqua di mare); la Zuccotta con ricotta e mozzarella di bufala affumicata; la pizza fritta con provoli e ciccioli dell'Alto Casertano.
In realtà anche il creativissimo Giovanni Mandara, della pizzeria Alla Piccola Piedigrotta di Reggio Emilia, aveva proposto una pizza con farina di grano arso e acqua di mare. Che sia un trend destinato a prendere piede?