I baby kiwi Nergi stanno per colonizzare il mercato ortofrutticolo italiano. A dire il vero l'invasione è iniziata già l'anno scorso, ma da fine settembre sarà sempre più facile trovare al mercato e al supermercato questi frutti versione mini dei kiwi normali, che assomigliano molto come forma e coltivazione ai frutti di bosco.
Ma andiamo con ordine: Nergi viene coltivato in italia dal 2013. Rispetto al kiwi normale è come abbiamo detto più piccolo, ma privo anche della buccia pelosa marroncina, quella che un po' ci fa penare quando si consuma il frutto.
NERGI IL BABY KIWI: DA DOVE VIENE?
I baby kiwi arrivano direttamente dall'Asia, dove si consumano da secoli. Nergi deriva da questa famiglia, ma è un nuovo frutto. Non OGM naturalmente.
In Italia viene coltivato in Piemonte, in particolare nel cuneese. Sono circa 150 gli ettari di frutteti installati a partire dal 2009 fra Italia, Francia, Portogallo e Paesi Bassi.
I BENEFICI DI NERGI
La forza di questo nuovo frutto è sicuramente il formato piccolo e pratico, pronto da mangiare, senza adoperare utensili da cucina e senza sporcarsi. Come il kiwi classico è un concentrato di vitamina C: 100 grammi corrispondono circa a 52,5 mg ricoprendo circa l'87% del fabbisogno di acido ascorbico giornaliero (guarda i cibi che contengono tanta vitamina C).
Contenuto di fibre molto alto, così come di magnesio: 100 gr corrispondono circa a 19,4 mg di magnesio.
Il marketing attorno alì baby kiwi Nergi spinge molto sul suo basso apporto calorico, anche se rispetto al kiwi normale non cambia molto la questione:100 g di Nergi corrispondono circa a 52 kcal, mentre 100 gr di kiwi sono circa 60 kcal.
ll formato però permette di inserirlo più facilmente in piatti anche salati, come insalate, spiedini o piatti freddi.
COME RICONOSCERE SE È BUONO?
Se è morbido al tatto vuol dire che Nergi è buono da mangiare.
Il gusto invece deve essere un buon equilibro fra dolce e acido.
Segui FineDiningLovers anche su Facebook