Tra le tante meraviglie enogastronomiche che ci regala il variegato territorio del Trentino Alto Adige, ce n'è una piccola piccola e per troppo tempo un po' dimenticata che vale davvero la pena di conoscere e, preferibilmente, assaggiare personalmente.
Si tratta della noce bleggiana, che oggi torna a vivere grazie al Presidio Slow Food che la tutela.
Scopriamo meglio di cosa si tratta.
Cos'è la noce bleggiana
La noce bleggiana è una noce piccola dal sapore particolarmente dolce, con note speziate ed aromatiche.
Oltre ad essere di dimensioni decisamente più ridotte rispetto alle noci in commercio, questa particolare tipologia di frutta secca si riconosce per la sua forma tendente all'ovale e per il suo guscio percorso da solcature marcate, con rilievi concentrati sopratuttutto lungo la linea di sutura.
Per centinaia di anni gli alberi di noce bleggiana hanno caratterizzato il paesaggio delle Giudicarie Esteriori.
La storia della noce bleggiana
Se oggi può essere considerato un prodotto di nicchia, la storia della noce bleggiana è assai ricca.
Diverse testimonianze storiche racconta di questo frutto come di un alimento fondamentale durante le guerre e, fino alla seconda metà degli anni Settanta, la noce bleggiana era venduta in grandi quantità (si parla di migliaia di quintali) in ambito dolciario, sopratutto sul mercato napoletano.
Verso la fine di quel decennio le aziende hanno però iniziato a preferire la produzione di tipologie di noci più redditizie come le francesi Lara e Franquette. La noce bleggiana si è così notevolmente ridotta sia dal punto di vista delle produzioni unitaria, sia da quello delle superfici impiegate per coltivare.
Con il tempo, anche per via del taglio di molti alberi e del mancato reimpianto, dovuto soprattutto all'ingresso tardivo in produzione (si parla di circa quindici anni), gli esemplari di noce bleggiana sono andati diminuendo progressivamente.
Dove si produce oggi la noce bleggiana
Dal 2016, la Confraternita della noce del Bleggio, nata per valorizzare la varietà, ha realizzato un semenzaio per la produzione di piante porta innesti.
Sono stati messi a dimora 760 noci per creare i porta innesti sui quali innestare la varietà bleggiana, si è proceduto quindi a innestare con la varietà bleggiana un centinaio di piante adulte, rendendo più rapidi i tempi di reimpianto.
Il Presidio Slow Food ha l'obiettivo di incrementare, valorizzare e promuovere iniziative come questa, al fine di non perdere ma anzi di diffondere nuovamente questa pregiata tipologia di noce.
La vera noce bleggiana si produce esclusivamente nella provincia di Trento, nei comuni di Bleggio, Banale e Lomaso. I produttori coinvolti oggi sono sedici.
Noce bleggiana: uso in cucina e raccolta
Come abbiamo detto questa varietà di noce è ottima per realizzare pane, torte, biscotti e dolcetti. Può anche essere mangiata da sola ed impiegata in ricette salate.
La raccolta inizia con i mesi di settembre e ottobre, cui segue un periodo di essiccazione che permette di conservarle e consumarlo nell'arco di tutte l'anno.
Alla ricerca di un buon piatto che preveda l'utilizzo di noci? Qui la ricetta del pollo con le noci.
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