“L’accoglienza della città è stata eccellente, se non trionfale, le persone quasi non ci credevano più che aprissi un locale a Torino. La pandemia ha rallentato tutto”. Le grandi attese, spesso, portano a grandi risultati (e grandi pizze). A due anni dall’annuncio, Gino Sorbillo ha inaugurato finalmente la sua prima pizzeria a Torino. Il maestro partenopeo ha aperto il 9 marzo 2022 uno spazio in pieno centro, in via Bruno Buozzi 3, angolo via XX Settembre. Si chiama Lievito Madre a Torino e si candida ufficialmente a diventare un nuovo punto di riferimento all’ombra della Mole per chi cerca l’indirizzo giusto per assaporare i classici dell’arte bianca napoletana. “La proposta è come quella delle pizzerie di Milano, Roma, Genova e, naturalmente, Napoli - spiega Sorbillo - anche se la location è molto diversa".
Lievito Madre a Torino: la location e il concept della pizzeria di Gino Sorbillo

Sapori veraci e ambiente informale: da via dei Tribunali alla Mole è un attimo. La nuova pizzeria di Sorbillo a Torino sorge in uno spazio molto ampio, colorato e moderno, capace di accogliere circa 200 persone. “Il locale è grande e pratico, ha un arredamento ‘furbo’, in grado di ottimizzare la superficie, senza fronzoli, con una sorta di parete dove si preparano i prodotti freschi", commenta Sorbillo. Ecco allora un open space progettato dallo Studio Costa, con carta da parati a motivi floreali, cornici, sedie e tavoli colorati, diversi nella forma.
Un posto dove si respira un’aria leggera e sbarazzina. “Secondo me questo deve comunicare la ristorazione”, spiega il pizzaiolo, “non un ambiente schematico o troppo rifinito: desideravo che il locale conservasse l’anima della pizzeria, senza ricordare un ristorante classico e impostato”, aggiunge.

“Volevamo dare l’idea di una sorta di giardino della pizza, con tutti i fiori alle pareti: è un locale totalmente diverso dagli altri in Italia, richiama molto le mie pizzerie di Ibiza e di Miami”, prosegue il pizzaiolo. Perché questa scelta? “Questa è stata una decisione ben precisa: i luoghi di ristoro devono donare allegria, essere luoghi di rottura, diversi tra loro, devono essere concepiti come piazze dove si mangia”, risponde il maestro.
Lievito Madre a Torino: il menu della pizzeria di Gino Sorbillo

Non solo pizza. Si comincia con una proposta d’accoglienza a base di bollicine e taralli napoletani. Poi? Si prosegue con la playlist dei classici della cultura gastronomica partenopea, a partire dagli antipasti da assaggiare in attesa dei lievitati. Ecco allora le mozzarellone da a un chilo, l’arancina “che noi chiamiamo palla di riso”, precisa Sorbillo, la polpetta napoletana, il ragù napoletano e i ciurilli, fiori di zucca fritti, e le crocchè. E ancora, primi piatti come la pasta, patate e provola.
Presenti all’appello le pizze senza glutine (che al momento Sorbillo propone solo a Milano Isola e in via dei Tribunali) e le pizze della tradizione: dalla Marinara alla Margherita, passando per quella con il pomodorino del Piennolo del Vesuvio. Non mancano lievitati “più strutturati”, come li definisce il maestro, come la pizza dell’Alleanza Slow Food, farcita con ingredienti presìdi Slow Food quali la salsiccia rossa di Castelpoto e il Cacioricotta di capra del Cilento.

Da provare anche il tipico calzone con la scarola e la pizza Calabrese con ‘nduja di Spilinga o, ancora, la pizza con le alici di Cetara, altra eccellenza campana. Chi ama la pizza bianca può provare quella con tarallo napoletano sbriciolato, mentre i più golosi apprezzeranno la pizza fritta, altro cavallo di battaglia sorbilliano. Per concludere, babà di Casa Infante o torta ricotta e pere di Sal De Riso. L’atmosfera è verace, il cibo altrettanto… manca solo il mare.