Ha aperto oggi, 26 aprile 2021, il nuovo bistrot di Carlo Cracco a Milano. Si chiama Carlo al Naviglio e percorre una strada e una formula già battuta dallo chef: quella che vede il connubio tra cucina e cocktail bar.
“Una proposta che riflette il mondo Cracco, più accessibile e veloce, e soprattutto contemporanea. Un format adatto a ogni momento della giornata”, commenta lo chef, che da oggi ha riaperto pure il dehors del ristorante stellato e del bistrot in Galleria Vittorio Emanuele II.
Carlo al Naviglio, il nuovo bistrot di Cracco sui Navigli a Milano
La nuova apertura firmata Carlo Cracco è all’interno dell'Hotel Excel Naviglio Milano, struttura quattro stelle situata all’interno di una villa del diciassettesimo secolo, in via Lodovico il Moro 117, lungo il Naviglio Grande.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra l’imprenditore veneziano Dino Scaggiante e lo chef Carlo Cracco, con lo scopo di dare nuova vita allo spazio, creando un’atmosfera esclusiva. Il risultato? Un’oasi di pace in città, elegante, accogliente e versatile, che include diverse sale interne, un dehors esterno e un ampio e suggestivo giardino. Uno spazio aperto dal lunedì alla domenica per pranzo, cena e aperitivo.
“Pensare di poter recuperare e riscoprire uno spazio da un passato speciale mi ha dato la carica per imbattermi in questa nuova sfida. Uno spazio poliedrico, dove si può fare ristorazione, bar ed eventi, in una splendida cornice che è il Naviglio. In più, ci sono 2000 metri quadrati di giardino”, spiega Cracco.
Come vede questa ripartenza? “Sono molto fiducioso, non vedo l’ora di poter riaccogliere amici e clienti in un contesto sereno e responsabile”, risponde lo chef stellato.
Carlo al Naviglio, la location
Design innovativo, eccellenze italiane, arredi unici ed arte diffusa sono solo alcune delle scelte preferite dal duo Scaggiante-Cracco.
L’allestimento, con tavoli in legno, lampadari in cristallo e sedute di A. G. Fronzoni e Jasper Morrison prodotte da Cappellini, porta la firma degli architetti Franz Siccardi e Marco Muta.
Non passa, poi, inosservata la mise en place: una distesa di porcellane bianche e piatti con decori diversi griffati Richard Ginori.
Una location versatile, che si trasforma e si reinventa a seconda delle esigenze, pensata anche per eventi privati, come party e ricorrenze, ma anche per meeting aziendali, shooting, show cooking o co-working.
Tutta la location, o le singole aree, possono essere riservate in esclusiva.
Carlo al Naviglio, il menu e la drink list
Resident chef del nuovo bistrot è Luca Pedata, giovane cuoco partenopeo classe 1989, che si è già fatto conoscere (e amare) dai milanesi da Carlo e Camilla in Segheria.
Il menu, rigorosamente stagionale, contempla piatti che si rifanno alla tradizione gastronomica italiana riletti in chiave moderna, ma anche proposte più attuali, con ingredienti originali e abbinamenti inediti. In carta sono presenti alternative di carne, pesce e vegetariane, mentre per i gruppi è richiesto un menu fisso.
“Cerchiamo, nella scelta degli ingredienti, di lasciare i sapori della nostra terra, ma c’è sempre un pizzico d’azzardo”, spiega Pedata. Ecco allora Seppie, piselli e rabarbaro, “che si rifà a un classico, ma con un finto baccello di pisello ricostruito, con creme e salse, con le seppie crude”. E ancora, Piccione in Saor: “per realizzarlo, usiamo la stessa tecnica del sapor come si faceva una volta, con frittura e marinatura, ma creiamo un’insalata con carote, rucola e radicchio sotto forma di gelatina alla base, mentre sopra ci sono gli stessi ingredienti ma di consistenza diversa”, precisa Pedata.
A scelta, due menu degustazione: un percorso da sei portate (85 euro, bevande escluse; abbinamento vino o drink, 35 euro) - "un menu pensato per il food pairing", commenta Pedata - e un percorso da quattro portate, con un prezzo più smart (65 euro, bevande escluse).
Se il servizio, giovane e informale, è curato da Enrico Ottaviano, la drink list è firmata dalla giovane barmaid Yasmine Montesano, altro volto già visto da Carlo e Camilla in Segheria. Oltre alla possibilità di fare il food pairing, abbinando i cocktail alla cena, i signature drink sono una costante dell’aperitivo e dell’after dinner.
Anche la drink list interessante, e nasce dall’idea di cucina liquida: un concept che aggiunge l’utilizzo di tecniche di cottura provenienti dall’alta cucina alla miscelazione classica. “C’è una grande collaborazione tra me e Yasmine per lo studio dei drink”, commenta Pedata.
Pure i cocktail, naturalmente, cambiano a ogni stagione, tra twist on classic e inediti signature, percorrendo una strada parallela alla cucina.
Cracco al Naviglio
Via Lodovico il Moro 117, Milano