Secca, fresca e ripiena, in brodo, al forno. Quella dei pranzi in famiglia e dei ricordi d'infanzia, del sugo goloso e dell’inevitabile scarpetta. La pasta come non l’avete mai vista, o meglio, come non si trova più, è il focus di Exit Pastificio Urbano a Milano, il nuovo format pensato dal trio stellato di Contraste, costituito da Matias Perdomo, Simon Press e Thomas Piras.
Il nuovo indirizzo inaugurerà ufficialmente domani, martedì 1 giugno 2021, e va a chiudere il cerchio dei nuovi progetti sviluppati dal trio contrastiano durante il lockdown: Roc, Empanadas del Flaco e Abere. Tre concept diversi, che Perdomo ci aveva raccontato nel corso di una lunga intervista.
Exit Pastificio Urbano va ad affiancare il già esistente format di Exit Gastronomia Urbana, completando l’offerta con la pasta. Una portata volutamente assente dai menu degli altri ristoranti di Perdomo, che in Uruguay iniziò a lavorare a 18 anni proprio in un ristorante italiano, Paninis, dedicato esclusivamente ai primi piatti, declinati in tante maniere.
Exit Pastificio Urbano, il concept e la location
“Mi sono reso conto che la pasta è un elemento ingombrante nel menu degustazione: a livello sociale e filosofico, ma anche a livello di quantità e di pesatura, è un elemento che distrae o richiama del tutto l'attenzione. Socialmente è l'elemento che collega il mondo con la cucina italiana, e io continuo a dire che la cucina italiana non è più cucina italiana, ma appartiene al mondo, e si traduce in domenica-famiglia-stare-intorno-alla tavola, ed è un momento molto centrato sulla pasta”, spiega Perdomo.
“Con Exit Gastronomia Urbana - prosegue - volevamo uscire dagli schemi, uscire dalla città rimanendo dentro, uscire da tutto ciò che è convenzionale e invitare a prendere del tempo per sé, ma non abbiamo volutamente inserito la pasta. Darle importanza, con Exit Pastificio Urbano, per noi è come una grande sfida, anche a livello gastronomico, perché credo che nessuno abbia mai lavorato su un ristorante di pasta”.
In via Orti 24, tra palazzi residenziali di fine Ottocento, ecco la nuova insegna che punta su comfort e accoglienza, su qualità e semplicità, senza perdere quel tocco di eleganza informale e unicità, in linea con la filosofia Contraste. Ampie vetrate, specchi, tavoli con candidi tovagliati e sedute in velluto blu e ottanio: ecco le forme e i colori del nuovo tempio della pasta.
Fortemente urbano e contemporaneo, dall’animo caldo e rétro. Un luogo aperto tutti i giorni a pranzo e a cena, fino all’1.00 di notte, con tanto di cocktail bar. Uno spazio intimo, quest’ultimo, dove si possono ammirare le opere di Stefano Gentile alle pareti, aperto dall’aperitivo fino a tarda serata per il dopo cena. Se la sala ristorante può accogliere fino a 36 ospiti, la zona bar conta 16 coperti.
Exit Pastificio Urbano, la proposta
“Secondi a nessuno” è uno degli slogan di Exit Pastifico Urbano. La pasta in tutte le sue forme e declinazioni, fresca o secca, è la protagonista assoluta della proposta gastronomica del nuovo indirizzo casual. “Puntiamo a dare al concetto di pasta una leggerezza intesa come sì quel posto che riporta alla domenica e alla famiglia nei gusti, ma elegante: la valorizziamo, dedicandola in un intero ristorante. Mi sembra il minimo, ma anche una scommessa che nessuno chef ha fatto sino ad ora, tralasciando le catene”, spiega Perdomo.
Ecco quindi un collegamento da Nord a Sud, nel segno del primi piatti, con pasta secca di ogni tipo, degli artigiani da ogni dove, ma anche fresca e ripiena: un concept (e una proposta) in movimento, proprio come quella Exit Gastronomia Urbana, capace di raccontare le tradizioni italiane. “La pasta è un concept diverso: mangi due salumi strepitosi mentre aspetti che cuocia, poi, una bottiglia di vino, il carrello dei formaggi, un dolce”, racconta Perdomo. Protagonisti grandi classici come gli Agnolotti del Monferrato, gli Spaghetti alle vongole e le Tagliatelle all'astice.
La carta dei vini, curata da Piras, conta oltre 400 referenze selezionate, con focus su Italia e Francia, in particolare su Borgogna, Piemonte, Champagne e Toscana. Una collezione di spirits e una selezione di drink miscelati, con un twist e un animo fortemente italiani, completano l’offerta.
Insomma, un nuovo approccio a sua maestà il carboidrato, al primo piatto italiano per eccellenza che resta fedele a se stesso, uscendo dagli schemi. Tutto perfettamente coerente con la comunicazione innovativa del profilo Instagram di Exit Pastificio Urbano, che ha incuriosito non poco i fan di Contraste, alla scoperta dell’Operazione cacio e pepe, seguendo le vicende del trio composto da El Flaco, El Gordo e El Pelado.
Tutte le foto sono di Gaia Menchicchi
Exit Pastificio Urbano
Via Orti 24, angolo via Curtatone
Milano
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