Cesenatico è una di quelle località che sfuggono alle normali logiche ristorative. Venticinquemila abitanti, tre stelle Michelin: una è quella del ristorante La Buca, conquistata nel 2013 e da allora mantenuta.
Il ristorante fa parte della galassia della famiglia Bartolini, insieme all'Osteria del Gran Fritto, a La Terrazza Bartolini di Milano Marittima e all’Osteria Bartolini di Bologna. Quando Andrea Bartolini descrive le modalità di lavoro dello staff di questa "macchina da guerra" che macina circa 250.000 coperti all’anno, dice che "lavorano per immagini".
Ristorante La Buca, Cesenatico | Il locale
Ecco, cercate di proiettarvi nella mente questa immagin: il Porto Canale di Cesenatico in alta stagione, un tappeto di turisti sull’una e sull’altra riva, gelati in technicolor e menu turistici ‘tutto compreso’.
All’improvviso, ecco La Buca: luci soffuse, ferro e lamiera grezza, suoni ovattati a ricreare l’atmosfera della cambusa. All’esterno un gazebo bianco e qualche tavolino, in tavola quello che loro chiamano "Il mare nella sua essenzialità".
Ristorante La Buca | Il menu
Qui il 75% dei prodotti viene infatti proprio dall'Adriatico, a celebrare un patrimonio ittico spesso ingiustamente sottovalutato, anche dagli stessi ristoranti della Riviera, che preferiscono giocare con suggestioni esotiche e piatti come gli spaghetti allo scoglio, che certo non fanno parte della tradizione romagnola.
Una tradizione che, come spiega lo Andrea, era soprattutto di peschereccio. Suo nonno Marcello era pescatore, e il primo boccone servito al menu degustazione de La Buca è infatti un omaggio al pranzo dei pescatori, che scaldavano le saraghine con un pentolino di latta e una piccola griglia, la "gardellina".
Il Panino con saraghina affumicata, cipolla e radicchio è il calcio d’inizio perfetto per un percorso degustativo nitido e pulito, che cambia seguendo le "stagioni del pesce", con lo chef Gregorio Grippo, in questa cucina dal 1986, che va ogni giorno di persona al mercato ittico di Cesenatico.
Tra i suoi piatti signature ci sono un delicatissimo Carpaccio di Ricciola con artemisia, salsa tonnata alla mandorla e riso croccante ma anche il fritto, che ha fatto la fortuna dell’Osteria e che nemmeno qui negano ai clienti, tra cui quello di Uova di moletto, spugnole e rossetti, croccanti bocconi di puro godimento. Tra i profumi dei Malfattini in brodo di granseola e lemongrass e la poesia delle Seppiette sporche, borragine e ciliegie sott’aceto, il pranzo a La Buca scorre veloce e ben ritmato, con gli stridii dei gabbiani in sottofondo e una bella carta dei vini - specialmente per gli amanti dello champagne - a fare da spalla.
La Romagna è anche questo.
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