Le nuove regole per la ristorazione nelle zone rosse: Lombardia, Piemonte, Calabria, Campania, Toscana e Valle d'Aosta
Quattro regioni sono state classificate come zone rosse dunque in presenza di uno “scenario di tipo 4”, con un livello di rischio “alto”. Queste le regole in vigore:
- Vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalla regione e dal proprio Comune di residenza, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Per muoversi da casa servirà l'autocertificazione.
- Chiusi tutti i negozi ad eccezione delle attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, sia negli esercizi di vicinato sia nelle medie e grandi strutture di vendita, compresi i centri commerciali.
- Chiusi i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie
- Chiusi ristoranti, bar, pub, gelaterie e pasticcerie. Continua invece l'attività di mense e catering continuativo su base contrattuale. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio senza restrizioni di orario e il servizio di asporto fino alle 22.00, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Restano aperti gli autogrill e i punti di ristoro negli ospedali e negli aeroporti
Le regole per la ristorazione nelle zone arancioni: Puglia, Sicilia, Liguria, Abruzzo, Basilicata, Marche, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Alto Adige
Il governo ha delineato uno “scenario di tipo 3” con un livello di rischio “alto”: le regioni in questa fascia diventano così zone arancioni.Ecco le regole in vigore:
- Vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalle regioni e dal proprio Comune di residenza, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune. Per muoversi da casa servirà l'autocertificazione.
- Chiusi ristoranti, bar, pub, gelaterie e pasticcerie; prosegue invece l'attività di mense e catering continuativo su base contrattuale. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio senza restrizioni di orario e da asporto fino alle 22.00, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Restano aperti gli autogrill e i punti ristoro negli ospedali e negli aeroporti.
- Restano aperti i negozi.
Le nuove regole nelle zone gialle
Per le restanti regioni d'Italia catalogate come "zone gialle", restano al momento in vigore solamente le restrizioni a livello nazionale. Ciò non toglie che la categorizzazione di una regione può cambiare con cadenza settimanale in base all'andamento della curva dei contagi e della situazione sanitaria a livello locale.