L’autunno è appena iniziato e un’ondata di nuovi ristoranti a Milano contribuisce a rendere l’aria fresca e vivace. Un importante nome della cucina, il tre stelle Michelin Norbert Niederkofler, è approdato in città con un progetto che porta la sua firma, ma ci sono anche inedite formule gastronomiche che giocano su classici regionali come il panzerotto pugliese o sulla cultura iberica, format etici e pastifici d’autore.
Pronti a riaccendere il motore del palato? Ecco tutte le nuove aperture da non perdere a Milano questo autunno.
Ristoranti a Milano: le nuove aperture dell’autunno 2022
Horto
Ha ufficialmente aperto in pieno centro, a pochi passi dal Duomo, il ristorante Horto. Si trova in in via San Protaso 5, sul tetto del nuovo complesso alberghiero The Medelan. Uno spazio che vuole invitare a riscoprire il contatto con la natura, seppure in piena città. A capo della direzione strategica e organizzativa della cucina c’è Norbert Niederkofler, tre stelle Michelin e stelle verde al St. Hubertus, in Alta Badia, mentre la gestione quotidiana del ristorante è stata affidata all'executive chef e responsabile sviluppo menu Alberto Toè. Un’ampia cucina a vista affacciata sui tetti del centro di Milano, colori chiari, spazi ampi e toni naturali sono i tratti distintivi della location, il cui interior è stato curato da Genius Loci Architettura. Qui tutto parla il linguaggio della sostenibilità, dai materiali “no waste”, scelti per l’arredamento, alla cucina - che ruota attorno al concetto di “ora etica” per l’approvvigionamento delle materie prime non lontane da Milano. Una filosofia studiata dai co-fondatori di Horto Osvaldo Bosetti e Diego Panizza, che valorizza il territorio con una filiera corta, proponendo nuove sinergie tra cucina e territorio, in un rapporto di rispetto reciproco, che si basa sul “vicino c’è tutto”.
Señorío Milano
La cultura iberica Milano ha una nuova casa. Si chiama Señorío Milano il nuovo progetto che parla spagnolo a tutta la città e che punta a far conoscere l’alta cucina e la tradizione made in Spain: un punto di riferimento per la gastronomia di tutto il Paese, ma anche per il patrimonio vitivinicolo. L’atmosfera spagnola sposa un design originale, ma soprattutto una proposta a base di prodotti 100% Hecho en España. Señorío è un progetto composito, che spazia dal’American Spanish Barcon con ben 180 tipi di bevande alcoliche internazionali alla sala ristorant ee il dehors privée e Vinoteca: uno spazio indipendente con esposte 3650 bottiglie. Il menu, basato sulla stagionalità dei prodotti, coinvolge ogni regione del territorio spagnolo utilizzando solo prodotti di qualità che arrivano con l’etichetta di tracciabilità e con la denominazione di origine. Ecco allora celebri classici come la paella, ma anche stufati, tapas. Non mancano grandi classici adattati all’alta cucina come la tortilla de patatas con cipolla confit o i buñuelos di baccalà con marmellata di pomodoro alla vaniglia.
Pastificio Ratanà
Ebbene sì. Lo chef Cesare Battisti, patron del Ratanà, torna sulle scene con un nuovo progetto, affiancato da Fabio Stella e tutto il team del ristorante: il Pastificio Ratanà. Si trova nel cuore del quartiere Isola, in via Pastrengo 2, ed è aperto il lunedì dalle 16.30 alle 19.00 e dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30. “La forgiatura di pasta fresca fatta a mano è una tradizione che con il tempo è andata perdendosi a favore di un accrescimento di produzioni meccanizzate e standardizzate. È proprio in questo contesto che nasce il Pastificio Ratanà, con l’obiettivo di rendersi luogo in cui l’artigianalità riacquisisce valore. Ogni tortello, agnolo o cavatello, sarà fieramente imperfetto, unico e diverso, garanzia del lavoro manuale che si nasconde dietro ciascuna lavorazione”, spiega lo chef. Un luogo che si fa in tre: laboratorio di produzione di pasta fresca sia liscia che ripiena; gastronomia ready to go (non si trovano solo tortellini, ma anche il brodo dove cuocerli, così come non si trovano solo gli anolini, ma anche il fondo d’arrosto con cui servirli, oltre a mondeghili, tranci di trota affumicati, focacce, ossibuchi, nervetti); negozio di quartiere dove acquistare i prodotti che sono alla base della cucina del Ratanà, dal burro di malga alla uova di selva, dalle farine al tartufo.
Panzo
Si chiama Panzo e raccoglie una vera e propria flotta di Api Piaggio in giro per la città, pronti a distribuire “il verbo” del panzerotto pugliese fritto. Un format che nasce da un’idea di Carlo Fioruzzi e Filippo Palma, giovanissimi imprenditori venticinquenni con la passione per la Puglia, e dalla voglia di esportare uno dei prodotti tipici di questa terra con i celebri fagottini farciti. Vengono preparati a mano seguendo la ricetta di un piccolo laboratorio di Alberobello, con oltre 30 anni di storia, che seleziona ingredienti provenienti da caseifici e piantagioni locali. I panzerotti vengono cotti in loco dallo chef che, una volta fermato il mezzo, scalda l’olio e dà il via al momento topico della frittura. Sono cinque le proposte: il Classico, un impasto di farina 00 ripieno di mozzarella e pomodoro; il Prosciutto, che aggiunge al classico il prosciutto cotto; il Fior di Zucca con impasto di farina di grano saraceno, fiori di zucca, mozzarella e alici; il Capocollo e Burrata con impasto di farina di farro integrale ripieno di due prodotti icona del territorio pugliese, il capocollo e la burrata; lo Special, proposta stagionale che avrà come unica costante l’utilizzo di prodotti tipici. Non manca la versione golosa al Cioccolato, con ripieno di cioccolato e crema di nocciole.
Moschella Milano
La nuova pasticceria del giovane Nicolò Moschella aprirà ufficialmente venerdì 30 settembre, in via Losanna 26, in zona Cenisio-Sempione. A Milano, il pasticciere porterà lo stesso concept ideato assieme al fratello Christopher, giovane imprenditore, basato sulla conservazione dei prodotti in nome di qualità e freschezza a lungo termine. Un format altamente replicabile: nello stile delle pasticcerie francesi, Moschella torna infatti al concetto di vera e propria “pasticceria”, destinata unicamente all’asporto, dove i clienti possono trovare il dolce desiderato sempre fresco. Al momento i Moschella sono presenti solo a Nerviano con uno shop, mentre il laboratorio è a Cornaredo. Il capoluogo lombardo li aspetta.
Alimenta Café
Un progetto etico, che ruota attorno al concetto di cibo buono e giusto, è quello che distingue Alimenta, caffè appena inaugurato in zona Buonarroti. La rete di economia civile Sale della Terra, alla regia del progetto, persegue l’idea di una misura giusta, nella produzione e distribuzione del cibo, così come nell’inclusione sociale, nella retribuzione, nel lavoro e nella distribuzione del lavoro. L’idea? Creare una piccola esperienza milanese, che va oltre l’opera sociale, creando coesione e inclusione lavorativa, grazie alla collaborazione con A&l Cooperativa Sociale Onlus, che offre lavoro nel mondo del caffè a persone svantaggiate, con l’obiettivo di dare loro l’opportunità di costruirsi un futuro. Anche il consumo è slow: ci si ferma e ci si rilassa, mentre si assaporano piatti che sono frutto della collaborazione in cucina tra diverse culture, dai sapori mediterranei a quelli orientali.
Tema Pizzeria Elementare
Le due giovani imprenditrici e chef Francesca Marcantognini e Chiara Abate hanno trasformato la location della loro bakery in Porta Venezia, Tema, in una vera e propria pizzeria con cocktail bar, dove viene posta grande attenzione alla proposta dolce. La location è stata protagonista di un restyling completo a cura dello studio Nic Maltese per il lancio del nuovo format che ha preso vita nelle stesse mura. Così, dal 15 ottobre ha riaperto al pubblico come Tema - Pizzeria Elementare. Un concept di ristorazione dedicato alla cena e al momento dell’aperitivo, che coniuga la proposta della pizzeria contemporanea con quella della mixology, pensata per il food pairing. Tutto pensato con grande personalità, per far vivere un'esperienza gastronomica dal mood giocoso.
Il Marchese - Osteria, Mercato e Liquori
A Milano è arrivato Il Marchese - Osteria, Mercato e Liquori, format romano di ristorante e cocktail bar, ispirato alla famosa pellicola di Mario Monicelli Il marchese del Grillo, magistralmente interpretata da Alberto Sordi. Si trova a Brera, in via dei Bossi 3, a due passi dal Teatro alla Scala e porta con sé il fascino ottocentesco della Capitale. Alla regia della cucina c'è Daniele Roppo, mentre al timone della mixology c'è il bar manager Fabrizio Valeriani. Se la cucina ruota attorno ai classici della cucina romana, ai classici della tradizione alleggeriti in chiave attuale, sul fronte beverage Il Marchese di definisce "il primo amaro bar d’Europa", con un'offerta di oltre 600 liquori. Uno spazio che i due giovani imprenditori romani Davide Solari e Lorenzo Renzi concepito per essere vissuto dalle 12.30 alle 02.00, dall’aperitivo del pranzo fino al dopo cena.
Vesta
Sempre in zona Brera, in via Fiori Chiari 1a, laddove un tempo sorgeva Sushi B, ecco un altro spazio inaugurato da poco: Vesta. Si tratta di un ristorante fine dining disposto su due livelli, con tanto un dehors, con focus sul pesce. Il mare qui si declina in piatti della tradizione italiana e mediterranea, ma anche in creazioni più moderne, con una particolare attenzione al crudo. La regia della cucina è affidata al giovane executive chef Giorgio Bresciani, che è approdato al Vesta dopo aver maturato anni di esperienze in Italia e all’estero. Pochi e selezionati ingredienti caratterizzano le sue creazioni, fondate sulla resa del gusto. La location, dislocata su più livelli e dallo stile contemporaneo, è stato curato dall’architetto Stefano Belingardi e Studio Best.
Mediterranea
Nella food hall di City Life, all’ombra delle Tre Torri, dove sono approdati anche i tristellati fratelli Cerea con il casual dining DaV Milano, ha inaugurato Mediterranea, un nuovo format con proposte healthy che si ispirano al fine dining. Parola d’ordine? Materie prime semplici e genuine, legate alla nostra tradizione, con proposte che ruotano attorno alla dieta mediterranea, dalle vellutate alle bowl, dai risotti ai dolci. Alla regia del nuovo food retail ci sono tre soci: Gianpaolo Nappi, esperto di healthspan, Marcello Forti, imprenditore milanese, e Andrea Pignata, operation manager. Il loro obiettivo è quello di aprire altri quattro punti vendita: è stata individuata una seconda location in zona Brera, poi il brand, con molta probabilità, approderà con il suo format in altre città d’Italia.
Tripstillery
Tra i grattacieli di Porta Nuova, ecco un’altra interessante nuova apertura a Milano: Tripstillery, che si definisce “il primo cocktail bar con distilleria”. Il locale fa parte del gruppo di Flavio Angiolillo, Farmily, e vede alla regia il bartender Luca Vezzali; Nicola Corna è il costruttore dell’alambicco presente al suo interno e la mente creativa. L’idea? Dare ai clienti la possibilità di distillare artigianalmente i prodotti, creando un’etichetta completamente personalizzata, grazie all’aiuto di un Francesco Zini, mastro distillatore che accompagna tutte le fasi della creazione. Ma qui si viene anche per uno snack, da mezzogiorno in poi, o per un after dinner. Oltre agli interessanti signature cocktail presenti nella drink list, studiati per la degustazione, si trovano pure i cocktail alla spina, sempre più di tendenza.