Vilnius
La capitale lituana ha fatto notizia in tutto il mondo con il progetto di rendere il centro della città un'area pedonale, in effetti un gigantesco ristorante all'aperto e una caffetteria. L'idea ha senso e il mondo starà a guardare per vedere quanto sia una soluzione davvero efficace.
Tutti sono più che felici ed emozionati perché sentono nostalgia dei loro locali preferiti", dice Leva Pikžirnytė, residente a Vilnius. "Ma anche i bar e i ristoranti sono veramente felici di questa idea che gli permette di ripartire, ridare lavoro e in generale rimettere in moto l'economia della città."
Vilnius è una città molto verde e in questa fase è come sbocciata ulteriormente, sarà bellissimo tornare a vivere quasi normalmente. I cittadini, per giunta, sono stati sempre molto prudenti, hanno indossato le maschere, mantenuto le distanze richieste e ora non vedono l'ora di occupare le strade, frequentare i ristoranti e i bar che fino ad ora potevano far sedere solo due persone alla volta.
New York
New York non è solo la regione più colpita degli Stati Uniti, ma è anche quella con il maggior rischio di una seconda ondata considerando la densità della popolazione. Il sindaco De Blasio sta progettando di aprire 160 km di strade, ma solo ai pedoni. Il piano, quindi, potrebbe includere molto più posti a sedere all'aperto per i ristoranti. L'amministrazione di New York sta ancora riflettendoci a lungo e ha iniziato anche delle gran discussioni anche se è ancora troppo presto per mettere nero su bianco.
Los Angeles
Il settore alberghiero della città è disperato e non vede l'ora di poter tornare a lavorare, ma le condizioni della fase 2 sono ancora poco chiare. Tra le ipotesi l'apertura dei ristoranti solo per il 50% dei posti, oltre che rigorosi protocolli di igiene per i clienti e il personale. Il servizio delivery e asporto potranno certamente dare un minimo di respiro, ma anche in questo caso bisognerà gestire la temperatura dei clienti che arrivano al ristoranti per ritirare i loro ordini e usare le massime cautele per il distanziamento. Intanto continuano le proteste contro il Governo, reo di non aver fatto abbastanza per sostenere il settore, e le richieste per un aiuto anche nel momento in cui ci dovessero essere delle riaperture. In molti propongono di avere più strade pedonali e parcheggi disponibili per i ristoratori.
Londra
Il Regno Unito è ancora alle prese con una gravissima crisi sanitaria e la riapertura dei ristoranti sembra essere lontana. Tuttavia non mancano le proposte, di cambiamenti radicali, per come andranno gestiti gli affari d'ora in poi. Le distanze sociali richiederanno lunghe code per entrare, o per usare il bagno. Bisognerà registrare la temperatua di clienti e personale e nel caso di asporto usare un tavolo davanti all'ingresso come luogo di consegna al cliente. I ristoranti dovranno accogliere la metà dei clienti rispetto a prima, in modo da mantenere le giuste distanze, ma è difficile prevedere se questo permetterà un giro di affari tale da sostenere le singole attività- L'opzione di sfruttare gli spazi esterni è più complicata in un Paese con una tale piovosità.
Milano
La principale città nel cuore della regione più colpita d'Europa sta progettando un lento e graduale ritorno all'attività economica. Una graduale abolizione delle restrizioni, tuttavia, non vedrà bar o ristoranti aperti fino al 1 º giugno. La città ha annunciato che 35km (35 miglia) di strade saranno trasformati nel corso dell'estate, con una rapida, espansione sperimentale della città in bicicletta e spazio a piedi. L'aumento dello spazio pedonale potrebbe consentire più posti a sedere all'aperto ristorante, ma non è ancora chiaro cosa accadrà. Milano beneficia di un clima buono e asciutto in estate e non è irragionevole immaginare i parchi della città diventare zone di ristoro per la gente della città.
Texas
Il governatore dello Stato ha annunciato che le sale da pranzo possono riaprire parzialmente al 25% della capacità venerdì 1 maggio, in vista di un graduale aumento della capacità.
Madrid
Il sindaco di Madrid, José Luis Martínez-Almeida, ha annunciato una riduzione della capacità dei ristoranti all'interno, aumentando gli spazi esterni e prevedento l'installazione di divisori per tenere separati i tavoli tra loro.
"Queste misure sono concepite per permettere alle imprese di riaprire il più presto possibile. osservando le regole di allontanamento sociale" in modo che possano compensare le loro perdite e l'economia possa essere riattivata , ha detto al programma televisivo spagnolo Espejo Público.
Vienna
L'Austria attende con ansia il 15 maggio, data in cui i ristoranti potranno riaprire. I clienti, in gruppi al massimo di 4 persone, dovranno prenotare il proprio tavolo e mantenere un metro di distanza dagli altri ospiti. Verrà applicata una rigida politica per quanto riguarda l'uso di guanti e mascherine.
Parigi
Per la riapertura di ristoranti e caffè francesi si pensa ad una data ipotetica del 2 giugno. Il governo francese al momento è molto cauto e le restrizioni vengono revocate con estrema lentezza. L'eventuale riapertura dipenderà dal tasso di contagio inferiore a 1.
Berlino
La Germania non ha ancora fissato una data precisa per la riapertura dei ristoranti, ma si pensa che la capitale tedesca potrà tornare alla normalità prima di molte altre città. Nel frattempo il governo ha annunciato una riduzione dell'IVA dal 19% al 7% già dal 1º luglio. Secondo quanto riferito, il ministro dell'economia tedesco Peter Altmaier starebbe cercando di organizzare un fondo di salvataggio per il settore della gastronomia, a meno che le aperture non avvengano presto.
Sydney
I numeri dei contagi in Australia sono incoraggianti e in molti premono per una riapertura repentina dei ristoranti, ma il Governo sta ancora tentennando e pianifica di poter riaprire dopo il 15 maggio. Sono stati autorizzati, invece, matrimoni e funerali, ma solo all'aperto.