Classe 1988, Sabatino Lattanzi vive da sempre a Civitella del Tronto.
In questa cittadina in provincia di Teramo, inizia appena quindicenne a svolgere i primi compiti in cucina presso il ristorante gourmet (e hotel) Zunica 1880.
A vent'anni Sabatino diventa chef del ristorante e con gli anni la sua cucina, caratterizzata da una predilezione per risotti e primi piatti realizzati con ingredienti freschi di stagione, è diventata una delle più apprezzate d'Abruzzo.
Noi l'abbiamo incontrato per fargli alcune domande sul suo lavoro. La nostra intervista a Sabatino Lattanzi.
Com'è iniziato il suo percorso in cucina?
Ho frequentato l'Istituto Alberghiero di Teramo, intanto da giovanissimo, iniziai con i lavori più semplici in cucina proprio nel ristorante Zunica 1880.
E quandi ritiene che sia avvenuto il vero "salto" nel suo percorso lavorativo?
Qualche anno dopo. La fiducia di Daniele, il titolare, nei miei confronti lo portò ad affidarmi la cucina con il ruolo di chef nel 2008. Avevo soltanto vent'anni!
Come mai iniziò proprio da Zunica 1880?
Frequentavo l’alberghiero e cercavo un luogo adatto per iniziare la mia formazione sul campo. Zunica 1880 fu la risposta: avevo uno dei migliori ristoranti d’Abruzzo a pochi metri da casa, l’occasione era proprio ghiotta e infatti dopo diversi anni sono ancora qui.
Cosa ritiene di aver imparato dopo tutti questi anni in realtà con tanta storia alle spalle?
Soprattutto la preparazione di piatti tradizionali e ricette storiche, poi, per quanto riguarda l'aspetto creativo e i cambi stagionali, ho sempre avuto carta bianca e le migliori attrezzature per potermi perfezionare.
C’è qualcuno che considera il suo maestro?
Avendo iniziato prestissimo con il ruolo da chef non posso propriamente dire di avere avuto dei maestri. Però ho certamente una figura di riferimento per cui provo grande ammirazione: Massimo Bottura.
Quali sono i piatti più rappresentativi della sua cucina?
Quelli che più mi rappresentano sono i piatti della tradizione abruzzese, specialmente quelli rivisti in chiave moderna, come il pancotto o il timballo in brodo.