Camino acceso, plaid sulle gambe, e in mano un boccale di birra alle castagne. Quale immagine più accogliente e confortevole, per le lunghe serate invernali che ancora ci attendono? Le birre alle castagne sono ormai una costante nella produzione stagionale di molti birrifici italiani, che utilizzano le castagne intere, arrostite, come farina, essiccate, affumicate. C'è chi sostiene che, insieme alle birre "avvinate", questo sia l'unico stile propriamente italiano di birra. Produrle non è semplice - la castagna, fortemente amidacea, "si attacca" ai filtri degli impianti di birrificazione rendendo molto difficile pulirli - e il sapore decisamente atipico non incontra solo estimatori, ma rimangono un prodotto fortemente legato alla nostra identità, che permette l'utilizzo di prodotti locali. E ormai le birre italiane alle castagne superano la cinquantina.
Eccone una piccola selezione per i vostri brindisi invernali:
Il birrificio nasce nel 2004 a Granaglione, sugli Appennini a metà tra Emilia e Toscana, in una zona fortemente vocata alla castanicoltura. Tutta la produzione prevede castagne, in percentuali dal 20 al 40%, ed è realizzata in collaborazione con il Consorzio Castanicoltori di Granaglione. Pionieri nel genere (anche dal punto di vista tecnico: sono gli unici a utilizzare un filtro a pressa), producono birre in stile belga. Da provare quella con castagne affumicate e ginepro.
CASTAGNALE, BIRRA DEL BORGO
Anche dal Lazio - precisamente da Borgorose, in provincia di Rieti - arriva una birra alle castagne. La CastagnAle viene prodotta utilizzando castagne, essiccate con fumo di legna di castagno, e malto d'orzo nella (notevole) percentuale del 50% e 50%. Il risultato è morbido ed elegante, una birra perfetta da abbinare a calde zuppe invernali.
BASTARDA ROSSA, BIRRA AMIATA
Sempre sugli Appennini, stavolta emiliani, sorge un birrificio che ha fatto delle birre alle castagne un simbolo. Le castagne impiegate sono quelle della varietà IGP Monte Amiata, viene utilizzata (essiccata e poi macinata) nella Bastarda Rossa, nella Bastarda Doppia e nella Vecchia Bastarda, invecchiata nove mesi in barrique.
PALANFRINA, TROLL
Nove gradi per questa birra corposa e intensa, che utilizza varietà locali - in questo caso di Vernante, provincia di Cuneo. Abbinamenti da provare? Con un bel tagliere di formaggi piemontesi o - perché no? con il dessert, meglio se al cacao o al caffè.
MARRON, LA PETROGNOLA
Siamo nel bellissimo territorio della Garfagnana, famoso per il suo farro, che infatti il birrificio utilizza in molte birre. La Marron invece è prodotta con malto, luppolo e castagne macinate. Sperimentatela con ricette dolci e salate alle castagne.
STRADA SAN FELICE, GRADO PLATO
Per concludere la nostra rassegna torniamo in Piemonte. A Chieri, provincia di Torino, nasce la Strada San Felice: una birra di castagne a bassa fermentazione che ha già conquistato numerosi premi. Il nome viene dalla strada dove, da piccoli, i birrai andavano a rubare dai castagni.