L’emergenza sanitaria ha messo in ginocchio l’economia italiana e, in particolar modo, il mondo della ristorazione. Il DPCM dell’11 marzo, infatti, ha imposto l’obbligo di chiusura degli esercizi con la sola eccezione della consegna di cibo a domicilio, dunque ad oggi il food delivery è l’unica fonte di ricavi per gli imprenditori della ristorazione.
Per questo motivo, la Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi – ha lanciato un nuovo servizio per supportare gli imprenditori che in questo periodo di chiusura hanno deciso di avviare il servizio di consegna a domicilio dei pasti: Ristoacasa.
Cos’è Ristoacasa e come funziona
La piattaforma Ristoacasa è una vetrina digitale già attiva e a disposizione di tutti gli esercizi (ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie) che vorranno usufruirne per fornire agli utenti le informazioni necessarie alla richiesta del servizio di consegna a domicilio: telefono, indirizzo, sito internet, tipologia di cucina e fascia di prezzo.
Questo strumento consente di individuare tutti i locali che fanno delivery in Italia, soprattutto quelli che decidono di gestirlo con i propri mezzi, sfruttando le proprie risorse umane aziendali ed evitando, per evidenti ragioni di economicità, di appoggiarsi a fornitori esterni, come le app di delivery.
Il servizio Ristoacasa permette agli utenti di circoscrivere l’area di ricerca dei ristoranti e individuare quelli presenti ad una distanza chilometrica definita dalla propria abitazione.
La prenotazione di un pasto a domicilio, di un gelato o di un prodotto di pasticceria potrà essere effettuata tramite contatto diretto con il ristorante.
I numeri del food delivery in Italia
Da un’indagine del Centro Studi Fipe si rileva che il food delivery non è ancora un business per tutti, ma che le potenzialità di sviluppo nell’ambito della ristorazione tradizionale non mancano.
Dal punto di vista dei consumatori, infatti, tra gli utilizzatori saltuari del periodo pre covid-19, il 24% da quando è iniziata la crisi ha fatto ordini almeno 1 o 2 volte, così come il 53% di coloro lo aveva utilizzato solo poche volte.

Per quanto riguarda le preferenze sui piatti, il 68% ordina soprattutto pizze, il 26% preferisce piatti tipici della cucina italiana e il 22% sceglie sul classico hamburger con patatine. I dati dimostrano come il servizio a domicilio sia molto apprezzato dai consumatori e che, data la situazione attuale, il freno principale è il timore per la sicurezza alimentare.
Molte in tutta Italia anche le iniziative di consegna della spesa a casa, ecco ad esempio dove fare la spesa a domicilio a Milano, a Roma e a Torino.