Silvia Moro, classe 1988, è la chef del ristorante Aldo Moro, ed è anche l’unica chef donna semifinalista italiana di S.Pellegrino Young Chef 2016.
Silvia continua la tradizione di famiglia a Montagnana, provincia di Padova; il suo futuro è sempre nelle cucine del suo ristorante che spera di portare a livelli sempre più alti.
S.Pellegrino Young Chef 2016 rappresenta per lei è una sfida, un modo per mettersi in gioco e - perché no? - di conoscere altri giovani chef appassionati come lei. Ecco come si sta preparando alla finale italiana che si terrà il 20 giugno a Milano.
1. Perché ha deciso di partecipare?
Perchè era un’idea stimolante, per mettermi in gioco e per fare nuove esperienze. Penso sia un’occasione unica per comunicare la mia idea di cucina. Avevo seguito la finale e la semifinale italiana l'anno scorso, e mi ha colpito più di tutti l'atmosfera, per questo ho deciso di partecipare.
2. Cosa ha voluto esprimere con il suo piatto?
Metamorfosi è un piatto che parla di trasformazioni, in particolare quella del merluzzo e del del baccalà, tipico della mia zona. Ho voluto rappresentare le varie preparazioni, le sue diverse forme e le diverse consistenze. Direi che è un bel gioco di parole e di consistenze.

3. Dovrebbe vincere lei perché…
Perché sarebbe una grande gratificazione per il lavoro che faccio e di conseguenza per me.
4. Quali sono i suoi sogni lavorativi?
Ne ho tanti, quello che cerco di fare e quello di darmi degli obiettivi, in continuazione. Spero soprattutto che la mia cucina venga capita e conosciuta e che la mia passione si esprima attraverso un’identità ben riconoscibile. E poi, proprio perché non si smette mai di imparare, mi piacerebbe sempre avere l'opportunità di fare nuove esperienze. Fra 10 anni mi vedo sempre qui, mentre porto la mia cucina a livelli sempre più alti.
5. Cosa pensa le porterà il concorso?
Sicuramente nuovistimoli e nuove idee; anche nuove amicizie perchè no. Spero di tornare da questa sfida con un bagaglio per crescere, e poi sarò l’unica donna e cercherò di farmi valere.
6. Il giudice che teme di più?
Non ne temo uno in particolare, poi a me piace mettermi in gioco e divertirmi. Essere stata selezionata è stato un grande traguardo. Mi piacerebbe naturalmente conquistare la stima di Cristina Bowerman.