Edoardo Fumagalli può finalmente rilassarsi. Dopo diversi mesi di gara e cinque ore trascorse a cucinare stamattina, il giovane chef de La Locanda del Notaio di Pellio Intelvi, in provincia di Como, ha presentato il suo piatto alla giuria di Sette Saggi di S.Pellegrino Young Chef.
Il suo piatto, positivamente accolto dalla giuria, ha colpito tutti per gusto e impiattamento. Anche se la prestigiosa giuria non ha lasciato trasparire nulla durante la degustazione del suo Gambero carabiniere, animelle glassate, croccante alle alghe con insalatina aromatica, noi di Fine Dining Lovers abbiamo raccolto le prime impressioni di Edoardo Fumagalli e del suo mentore Anthony Genovese a pochi minuti dal termine della prestazione.
"In cucina Edoardo era sereno", ha raccontato lo chef del ristorante Il Pagliaccio, "eravamo pronti, abbiamo lavorato a lungo sul piatto, sulla sua preparazione e sulla presentazione. Certo, un po' di sano stress in queste occasioni è inevitabile. Anche nel mio ruolo di mentore, ero emozionato durante la presentazione, c'è la voglia di fare bene e di dare il massimo. E, per quanto mi riguarda, c'è sempre la gioia di essere circondati da tutto l'impegno e la bellezza di cui è fatto il nostro lavoro".
Col suo signature dish Fumagalli ha voluto portare in scena l'origine e l'idea di un racconto in stile italiano. Anima parlante del suo piatto è stata una selezione attenta e puntuale di materie prime d'eccellenza come il gambero carabiniere, adagiato su del pane dolce, ingrediente che "mi ricorda le mie origini e il momento in cui ho capito che volevo diventare chef". L'alga croccante, d'ispirazione giapponese, è invece di lago e si caratterizza per una maggiore dolcezza e minor sapidità rispetto a quella marina. Il tutto condito da un'insalatina aromatica, data dall'insieme di erbe aromatiche e spontanee.
Fumagalli, visibilmente emozionato, ha commentato così la gara: "Quella di S.Pellegrino Young Chef è stata una competizione molto coinvolgente. La presentazione è stata impegnativa, da un lato ero attento perchè tutto fosse perfetto durante la degustazione del mio piatto da parte dei Sette Saggi e al contempo dovevo rispondere alle loro domande in inglese. In ogni caso sono davvero soddisfatto del risultato finale e per questo devo ringraziare il mio mentore Genovese, che mi ha sempre supportato dandomi consigli e non correzioni sul piatto. Ora non resta che attendere il responso...".
Durante l'assaggio, il membro della giuria Virgilio Martinez ha voluto soffermarsi sulle tecniche di cottura del gambero carabiniere, mentre Ana Roš ha chiesto al giovane finalista italiano di spiegare la scelta di usare il gambero e il pane dolce, "Mi piaceva la dolcezza dei due ingredienti dominanti a confronto. Due ingredienti che non vanno in direzioni diverse, ma si completano", ha spiegato Fumagalli.
Passata la tensione di questa grande prova, ora ad Edoardo Fumagalli non resta che attendere fiducioso la cerimonia finale in cui vorrà decretato il vincitore di S.Pellegrino Young Chef 2018.