Si è concluso nella serata del 30 ottobre 2021 S.Pellegrino Young Chef Academy 2019-21, il concorso che ha incoronato Jerome Ianmark Calayag, finalista per la region Regno Unito e Nord Europa. Il giovane chef l’ha spuntata sugli altri 9 finalisti, conquistando la Grand Jury internazionale riunita a Milano per la Grand Finale, una tre giorni emozionante e celebrativa, che ha fatto emergere un profondo senso di comunità e amicizia.
Jerome Ianmark Calayag, accompagnato dal mentor David Ljungqvist, ha vinto la gara con il signature dish Semplici verdure, un piatto vegetariano creato con una tecnica incredibile che ha stupito la Grand Jury composta da Mauro Colagreco, Andreas Caminada, Clare Smyth, Enrico Bartolini, Manu Buffara e Gavin Kaysen.
“Voglio ringraziare tutti quelli presenti qui, e in particolare il mio mentor, che rappresenta una guida anche fuori dalla cucina, nella mia vita”, ha dichiarato emozionato il vincitore, al momento della premiazione.
Travolto dall'entusiasmo generale, Jerome Ianmark Calayag ha ritirato il suo premio davanti a un pubblico di colleghi, chef e food lover, che lo hanno applaudito in piedi nel corso della cerimonia tenutasi al Palazzo del Senato di Milano. "Volevo esprimere cosa ho imparato negli anni. Quello che spero come persona e come chef, ma anche quello che ho dentro e il sapore del cibo che mi piace mangiare era su quel piatto", ha detto il giovane cuoco.
Il suo piatto ha mostrato le carote in maniera così impeccabile che il suo mentor e capo David Ljungqvist lo ha descritto come "uno schiaffo in faccia, in senso positivo". "Calayag mi ha detto fin dall'inizio che voleva avere i migliori sapori: 'faccio il miglior cibo se posso farlo come piatto vegetariano', mi ha detto Sono ancora sorpreso. L'abbiamo preparato più e più volte e ogni volta che lo provo sono ancora sbalordito", ha aggiunto il mentor.
Calayag dice di aver scelto un piatto vegetariano perché è quello che ama cucinare e mangiare. "Credo che tutti dovrebbero cucinare e mangiare più verdura", ha affermato il giovane chef. Al contrario di altri chef, che si sono orientati verso menu a base vegetale solo dopo la pandemia, Calayag ha creato per la prima volta il suo signature dish vegetariano nel 2018. "La pandemia non ha cambiato il modo in cui penso al cibo, ha amplificato la mia convinzione in quello che sto facendo e in quello che posso fare. Penso a quante cose buone posso fare in questo mondo”, ha detto.
Alla domanda sul motivo per cui ha scelto di mostrare la carota di tutti i giorni, proprio come l'ex vincitore Mark Moriarty che nel 2015 scelse la patata come protagonista del suo signature dish, Jerome si è detto "ispirato" dalla carota. "Le carote sono così deliziose e piene di umami e dolcezza. In Svezia abbiamo tante carote", ha raccontato.
“Il messaggio è incentrato sulle verdure. Il messaggio che voglio trasmettere è che è giunto il momento di pensare e agire in modo più sostenibile, e che credo si possa cucinare del cibo molto buono con ingredienti così umili", ha continuato.
Calayag ha commentato i tre giorni della Grand Finale e il sul viaggio. “Ho incontrato delle persone fantastiche, tutti sono così simpatici e ambiziosi. Ho imparato tanto, inclusi argomenti di cui non ho mai saputo molto", ha spiegato il giovane chef in merito alla sua permanenza a Milano.
Martedì lo chef tornerà al lavoro, ma ha grandi ambizioni. Che si tratti di aprire un ristorante, in Svezia o altrove, vuole farlo in modo sostenibile: "Non chiudo nessuna porta. Penso che sarà vegetariano. Dipende, forse ci saranno modi sostenibili di produrre cibo che sia sostenibile e non per forza verdure”, ha commentato.
Ha scelto il suo capo David Ljungqvist come suo mentor, nonostante, come dice lo stesso David, la mancanza di stelle Michelin e di prestigio. 'Lui è bravo, non sa quanto è bravo. Lo ammiro molto come persona. Sì, mi piace così tanto come persona. Mi rende ogni giorno una persona migliore. Spero di poter essere bravo come lui".
Rivolgendosi idealmente a qualsiasi giovane chef che pensa di partecipare al concorso in futuro, Calayag lancia un messaggio: “Fallo prima di pensare di essere pronto, non dovresti aspettare di essere pronto, perché potresti non farlo mai, e questo non va bene. Perdi ogni occasione che non prendi".
Durante la cerimonia sono stati annunciati anche i vincitori degli altri premi a margine della S.Pellegrino Young Chef Academy Competition 2019-21: Callan Austin (Africa & Middle East Region) ha vinto il S.Pellegrino Award for Social Responsibility Award; Elissa Abou Tasse (Africa & Middle East Region) è la vincitrice dell’Acqua Panna Award for Connection in Gastronomy, mentre Andrea Ravasio (Spain, Iberian & Mediterranean Countries Region) è stato incoronato dai voti dei lettori di Fine Dining Lovers con il Fine Dining Lovers “Food for Thought” Award.