Un giorno Karen, amica di origini svedesi, mi disse: "Il mio sogno è andare a l’Operakallaren, il ristorante principesco dove mio bisnonno chiese di sposarsi alla sua futura moglie. Ma non potrò mai permettermelo".
Stoccolma - la capitale svedese affacciata sul Mar Baltico, chiamata la "Venezia del Nord" per le sue decine di isole - ha fama di essere una città molto cara. Ma forse dopo aver letto questo articolo, Karen potrà esaudire il suo desiderio: ecco alcuni suggerimenti per mangiare a Stoccolma, spendendo intorno ai 25, 50 e 100 euro.
Da 0 a 25 euro
Cominciamo con una bella colazione con vista. Quella dell'Hilton Slussen servita ogni mattina nel ristorante Panorama è una vera e propria "experience". Nota Bene: ll'Eken Bar all'interno dell'hotel si beve il miglior Cosmopolitan della città.
Il museo Fotografiska, fondato nel 2010 dai fratelli Jan e Per Broman, è il più importante della Scandinavia. Al piano superiore si trova il ristorante con la vista più suggestiva di Stoccolma sui fiordi, nonchè sulla città vecchia. Lo stile degli arredi riprende l’Art Nouveau, la cucina è fedele alla filosofia locale e stagionale. In estate si mangia all’esterno, sulla terrazza, al Grog & Grill. Il Veranda Summer Drink a base di Beafeater Gin, con rabarbaro, limone, cardamomo e tonica vi costa 12 euro. Consigliato anche a merenda per un goloso dessert a base di fragole e gelato maison (8 euro circa).

Rutabaga - la rapa svedese - è stato inaugurato in febbraio dallo chef stellato Mathias Dahlgren, che aveva chiuso da non molto il Matsalen, premiato con due stelle. Questo ristorante latto-ovo-vegetariano di prim’ordine, 100% eco-friendly, si aggiunge al suo Matbaren, all'interno del Grand Hotel. Dahlgren abbandona i menu degustazione a favore della libertà di scelta per budget dai 12 ai 30 euro a piatto.
Da 25 a 50 euro
Il bistellato Oaxen Krog a Beckholmsbron sarà inaccessibile, ma l’Oaxen Krog Slip ha la tariffa bistro e i piatti si condividono con i commensali, quindi andateci in compagnia. Se invece preferite rimanere soli, ordinate un incantevole snack stellato: il Deep fried pork rind al pepe con maionese di pomodoro e aggiungete un piatto di pane di piselli alla griglia con maiale speziato e crema affumicata di zucchine (30 euro circa).
La Lydmar Hotel Terrace, aperta da maggio a settembre, è uno dei posti più esclusivi per bere qualcosa. A far sognare con un cocktail è il bar manager Peter Ersson: affidatevi ai suoi "maison": compreso nel budget ci sarà anche anche uno stuzzichino.

Il ristorante più hype di Stoccolma è Lilla Ego nella zona di Vasastan. I proprietari Daniel Rams e Tom Sjöstedt fanno cucina svedese creativa in un piccolo locale chic con mattoni a vista, ma non pretenzioso. Da ordinare: merluzzo con cavolo, cavolfiore e pompelmo (31 euro), abbinato a birre artigianali. Il vero lusso qui è trovare un posto: i coperti sono solo 45 e sono molto ambiti.
Da 50 a 100 euro
Volt è un piccolo giovane ristorante stellato. Il nome viene da High Voltage, che tradotto significa "divertirsi". Grazie a piatti semplici dagli accostamenti audaci, questo ristorante è stato premiato per la sostenibilità degli ingredienti naturali, semplici ed essenziali. Si possono scegliere sei o quattro portate, tutte molto interessanti come sgombro e mele cotogne oppure lucioperca, topinambur e alghe (4 portate, 60 euro). Un incanto la selezione di formaggi della fattoria Gullspira (13 euro).
Ogni anno, a marzo, White Guide, la più prestigiosa guida ai ristoranti in Svezia, elegge i migliori del paese. Il vincitore nella categoria Rising Star è il ristorante Adam/Albin, a Rådmansgatan, un laboratorio gastronomico dove il menu è a sorpresa e ruota tutte le sere. Potete chiedere alcune varianti e cambiare 2 delle cinque portate. Secondo i gourmet è una perfetta "experience" svedese contemporanea. Costo: 80 euro circa.

Altra icona è l’Operakallaren, nello stesso edificio della Royal Swedish Opera. Con i suoi specchi, il suo soffitto a cassettoni alto 5 metri e una giusta abbondanza di stucchi e ori, è considerata la sala ristorante dal valore culturale e artistico più alto della Svezia. Negli anni ’80 fu un italiano a riprendere in mano questo leggendario ristorante: Alessandro Catenacci, il cui figlio Stefano ancora oggi mantiene alto il livello di una cucina internazionale, ma classica. Per 100 euro potete scegliere tre sontuosi piatti. Noi abbiamo preso il monumentale filetto d’agnello (con pane dolce al lievito naturale) carciofi, purea di piselli e salsa alla menta. A fine pasto chiedete di visitare la cantina: da sola vale il viaggio.
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