Quasi tre persone su quattro, quest'estate, hanno scelto lo street food durante le proprie vacanze. A rivelarlo è un sondaggio condotto da Coldiretti, secondo cui il 73% delle persone ha preferito il cibo di strada piuttosto che un pasto consumato seduti al ristorante: piadine, arrosticini, arancini o tigelle, ma anche hot dog e kebab, acquistati ai chioschi che si incontrano per strada. Un vero boom: il successo è spiegato dalla possibilità di conciliare risparmio e scoperta di prodotti tipici.
Alcuni chef famosi particolarmente attenti ai nuovi trend avevano già iniziato a interpretare la tendenza fin dalla prima metà del 2013, come Gennaro Esposito, che aveva dato alla seconda serata della sua Festa a Vico una declinazione "street" spargendo per le strade di Vico Equense diversi furgoncini sui quali chef stellati davano la loro interpretazione del cibo strada.
Ma nel passaggio dalla tendenza al boom ci ha messo lo zampino anche l'oculatezza degli italiani risvegliata dal rigore con cui hanno fatto i conti quest'anno. Lo street food infatti è economico e nello stesso tempo permette di scoprire i prodotti tipici del territorio.
Infatti è proprio nei luoghi prescelti dal turismo estivo - città d'arte, mare e montagna - che il cibo di strada a base di prodotti tipici regionali è stato il preferito dal 45% dei turisti italiani, mentre quello internazionale, dall'hot dog al kebab, ha conquistato solo il 24%.