Uno chef giapponese nel Sud Italia, anzi, per essere precisi nel Sannio, regione che ancora non gode della dovuta fama. Tadashi Takayama è insieme a Eugenio Vitagliano sous chef di Giuseppe Iannotti al Krésios, ristorante stellato di Telese Terme (BN).
La sua carriera inizia ovviamente in Giappone, in un ristorante italiano a Hiroshima; l'amore per la nostra cucina lo conduce alla Trattoria dei Zappatori prima, e al Krésios nella brigata guidata da Iannotti poi. Qui scopre il Sud, il territorio e i prodotti tipici del luogo che lo sorprendono ancora oggi.
Abbiamo fatto qualche domanda a Tadashi per capire meglio il prolifico connubio fra Italia e Giappone e i suoi progetti per il futuro.
Come hai iniziato il suo percorso in cucina?
Ho iniziato a 16 anni, cercavo lavoro in un ristorante a Hiroshima e il caso volle che mi assunse un ristorante italiano. Sono stato lì per circa un anno, iniziando come lavapiatti, fino ad avere il ruolo di aiuto cuoco. In quel momento ho scoperto l'amore per la cucina italiana, ma sentivo il bisogno di conoscere meglio la materia prima principale del mio Paese: il pesce. Ecco perché per un po' ho lavorato all’interno del mercato del pesce a Hiroshima.
Quando e perché è arrivato in Italia?
Il mio sogno era sempre stato quello di lavorare in Italia, in un vero ristorante italiano, così dopo tre anni trascorsi al mercato del pesce di Hiroshima, mi sono trasferito a Roma. Qui ho frequentato un corso di lingua italiana, ma dopo un anno ero già di ritorno in Giappone per poi sbarcare in Canada: volevo imparare l’inglese perché l’Italia è un paese pieno di turisti e anche nelle grandi cucine l’inglese è la lingua che mette in comunicazione tutti.
E al Krèsios?
Al Krèsios arrivo nell’ottobre del 2013, grazie allo chef Christian Milone della Trattoria Zappatori. Proprio la Trattoria è stato il mio primo ristorante in Italia. Dopo i primi mesi avevo voglia di intraprendere nuove avventure: lo stesso chef Milone, grande amico di Giuseppe, mi consigliò il Krèsios a Telese Terme. Accettai il consiglio…
Qual è il suo rapporto con i prodotti italiani in generale, e del Sannio in particolare?
Ho deciso di formarmi in Italia soprattutto per gli ingredienti che solo qui si trovano. Amo i prodotti italiani e quelli del Sannio.
Ci sono ancora influenze giapponesi nella sua cucina?
La mia cucina è ricchissima di influenze giapponesi: mi piace utilizzare tecniche della cucina del mio Paese con i prodotti italiani o viceversa, utilizzare materia prima giapponese trattandola con le tecniche italiane.
Nel suo futuro si vede ancora in Italia o pensa a un ritorno in Giappone?
Il mio sogno è quello di aprire in Giappone un ristorante gourmet con cucina fusion, così da portare nel mio Paese le tecniche e le materie prime italiane che più mi hanno colpito.