Il tartufo bianco d'Alba è una delle massime delizie dell'universo gastronomico. Basta un sottile strato di tartufo per elevare il livello del piatto, ma acquistarlo potrebbe spaventare un po': considerato il suo valore e i prezzi di mercato, nessuno vorrebbe fare i conti con l'amara sorpresa di un tartufo guasto.
Ecco allora cinque preziosi trucchi in cucina di Paolo Montanaro, proprietario della più antica rivendita di tartufi ad Alba.
Come scegliere il miglior tartufo in 5 mosse
1. Chiudete gli occhi e annusate il tartufo. Non guardatelo: è il profumo quello che conta. Ricordatevi che più profuma meglio è: quando si compra un tartufo, si compra il gas che sprigiona e non la sua forma o dimensione.
2. Tastate la consistenza del tartufo con le dita: non schiacciate troppo per non danneggiarlo, ma se lo sentite troppo soffice non compratelo, significa che è vecchio. Cercatene uno bello sodo.
3. Se vi ritrovate con due tartufi di dimensioni analoghe e non riuscite a decidervi, soppesateli tenendo ciascun tartufo in una mano. Il migliore è quello che pesa di più, perché contiene più acqua ed è più fresco.
4. Non preoccupatevi se il tartufo è danneggiato. Molte persone credono che un buchino sia segno di un'infestazione di insetti, ma si sbagliano: i tartufi bucherellati sono quelli scelti dalle lumache, che sanno benissimo quali sono i migliori tartufi. I piccoli buchi indicano che il tartufo è davvero potente.
5. Quando si compra un tartufo è importante valutare quanta terra c'è intorno. La maggior parte dei tartufi viene venduta con il terriccio perché li aiuta a rimanere freschi, ma attenzione: certi rivenditori poco onesti potrebbero cercare di vendere tartufi aggiungendo al prezzo anche il peso del terriccio. Se state per comprare un tartufo che ha superato i 4 passaggi precedenti, chiedete a chi ve lo vende di rimuovere il terriccio prima di pesarlo.