Negli ultimi due anni Bologna ha vissuto un piccolo Rinascimento dal punto di vista gastronomico. Niente di sconvolgente, intendiamoci: per chi è abituato al ritmo serrato di aperture e chiusure di città come Milano o Roma, il capoluogo emiliano appare decisamente più tranquillo, quasi statico. Eppure chi ci vive si è accorto della differenza. Ristoranti, pasticcerie, cocktail bar, enoteche, bistrot: si moltiplicano i format interessanti, la qualità media si alza e mangiare bene a Bologna diventa sempre più facile.
Ecco alcune nuove aperture da provare ad autunno 2018:
DolceSalato Bistrò
Visualizza questo post su Instagram
Un post condiviso da DolceSalato Bistrò (@dolcesalatobistro) in data: Ott 6, 2018 at 9:39 PDT
Gabriele Spinelli è un nome noto a Bologna: la sua pasticceria Dolce Salato a Pianoro, sui colli bolognesi, è stato premiato con Tre Chicchi e Tre Tazzine nei Bar d’Italia 2019 al Gambero Rosso. Da poche settimane ha aperto il suo avamposto bolognese in via Santo Stefano, negli ex locali di Colazione Da Bianca. A colazione croissant, muffin, brownies e torte, ma anche uova strapazzate e bacon, mentre per pranzo ai piatti della tradizione si affiancano hamburger e club sandwich. Dal momento dell’aperitivo fino a dopocena, invece, si bevono i cocktail del bartender Salvatore Castiglione.
Botanica Lab Cafè
Visualizza questo post su Instagram
Un post condiviso da Botanica Lab (@botanica_lab) in data: Ago 1, 2018 at 1:15 PDT
Di Botanica Lab avevamo già parlato. Il ristorante plant-based - termine che la proprietaria Anna Artesiani preferisce a ‘vegano’ - ha raddoppiato con un bar, sempre in pieno centro, nella bella via dè Toschi. Per colazione ci sono estratti di frutta e verdura, biscotti e croissant veg come quelli ripieni di crema di riso; a pranzo si può scegliere tra Buddha Bowl, toast e addirittura una pizza veg; la merenda si fa con (squisiti) dolcetti crudisti e al momento aperitivo ci si diverte con cocktail a base di tè e spezie.
Sito Web
CaBò
La bellissima piazza dei Tribunali diventa sempre più interessante dal punto di vista ristorativo. L’ultimo arrivato è CaBò, bistrot e cocktail bar aperto prima dell’estate. Lo chef Daniele Simonetti, che ha lavorato con Bruno Barbieri a Londra, ha creato un menu che spazia dalla tradizione bolognese alle suggestioni internazionali alle ispirazioni mediterranee, come le Frittelle di baccalà, il Pan brioche ed acciughe di Cetara e i Totani e patate in umido. Ambiente di eleganza contemporanea e ottimi cocktail (da provare il gin tonic al coriandolo).
Locanda Celestiale
Visualizza questo post su Instagram
Un post condiviso da Locanda CelestiAle (@locandacelestiale) in data: Set 22, 2018 at 11:34 PDT
Pietro Montanari è uno degli enfant prodige della ristorazione bolognese. Dopo l’inaspettato abbandono, quest’estate, del suo ristorante La Cesoia, è approdato alla Locanda Celestiale, negli ex spazi dell’Agua di via Saragozza. La formula è tanto semplice quanto ambiziosa: cocktail e cucina d’autore. Il piatto da provare? Spaghetto tiepido con aglio orsino, erba pepe, tulbaghia e uova di salmerino.
Coming soon
A Bologna bisogna avere un po’ di pazienza. Abbiamo aspettato qualche mese per avere Scarto, il cocktail bar a spreco zero, ma ne è valsa la pena: stanno alzando l’asticella della mixology cittadina sempre più in alto.
E dovremo aspettare ancora un po’ per avere l’Atelier Moeder Lambic. Francesco Oppido, che nel suo Storie DiPinte sforna una delle migliori pizze in città, porterà a Bologna il primo Atelier Moeder Lambic, celebre birreria belga, del nostro paese. Gli amanti della birra artigianale sono avvisati.
Ci vorrà un po’ di attesa anche per l’apertura - o meglio, la riapertura, dopo quella dell’anno scorso - di Sentaku Ramen Bar in via delle Lame. Lorenzo Costa e il suo team ci deliziano hanno già arricchito la ristorazione cittadina con un concept ‘orientale’ come quello del loro Gyoza Bar: non vediamo l’ora di affondare le bacchette in una ciotola fumante di ramen e maiale.