Uno dei trend enogastronomici più significativi del 2013 riguarda i vini pregiati bianchi vulcanici: quelli, cioè, che nascono da vitigni su suoli "eruttivi", che si sono fatti apprezzare dai consumatori durante l'estate.
Il successo è in parte merito dell'intensa attività di promozione del Forum Internazionale dei Vini Bianchi da Suolo Vulcanico, ideato e sostenuto fortemente dal Consorzio Vini Soave, e che ha contribuito a far eleggere questo tipo di vino a vera e propria categoria enologica.
La manifestazione "Vulcania" riunisce sotto lo stesso tetto tutti i vini che vantano una vigna su questi terreni molto particolari, che hanno una composizione diversa e più ricca. Il vino vulcanico ha infatti una complessità maggiore, dovuta alla grossa quantità di fosforo, potassio e magnesio nel suolo. Questo non solo influisce sul gusto, ma fa sì che le bottiglie abbiano un buon potenziale per essere conservate a lungo.
Fra i vini di origine vulcanica quelli dell'area del Vesuvio, dell'Irpinia con la Falanghina e il Greco di Tufo, e ovviamente il Soave.
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