Entrare nella hall di un albergo e trovare un dj-set. Un po’ spaesante, ma la risposta è semplice: “Chi conosce la filosofia di W non si stupisce”. W Hotels è infatti l’insegna glamour del gruppo Marriott, dove si combinano non solo l’attenzione all’accoglienza alberghiera, ma anche la cura per il design, il lifestyle e la socialità, che si accompagnano con la musica, il buon bere e il buon mangiare.
Ad accompagnarci nella visita è il Bar Manager Emanuele Broccatelli, che ha assunto la guida dei banconi del W. Il plurale è d’obbligo, perché se il principale è l’elegantissimo banco del W lounge, tutto marmi e comodi divanetti, basta aspettare la bella stagione per vedere triplicare l’offerta. Spazio quindi al Giardino Clandestino, destinato a ospitare l’aperitivo all’italiana, e al rooftop con piscina, atteso per marzo/aprile.
Emanuele Broccatelli ph. Andrea di Lorenzo
Una squadra di fuoriclasse
Ma andiamo ai nomi, perché quello di Emanuele Broccatelli non è l’unico protagonista di peso di questa nuova calamita per i foodie della città. Per il Giano Restaurant, con la sua accoglienza discreta fra divanetti di velluto colorati e calde boiserie, c’è infatti la consulenza di Ciccio Sultano, che ha lasciato le chiavi della cucina in mano al suo fidatissimo ex sous chef: giovanissimo e promettente, a soli 28 anni Nicola Zamperetti ha già esperienza come executive del Pastamara del Ritz Carlton di Vienna e ha preso ora la guida di questo nuovo indirizzo che segue il percorso di Sultano.
Nicola Zamperetti
In carta piatti che spaziano dalla tradizione siciliana ai signature dello chef stellato di Ragusa, come gli Spaghetti Taratatà (bottarga di tonno rosso, salsa di limone e carpaccio di cernia) o la Fuorinorma (una Norma modernizzata).
E ancora Fabrizio Fiorani, maître pasticciere di fama mondiale, che porta le dolcezze del suo zucchero, fra riscoperta dei classici italiani e dessert basati sul gioco. Lo incontriamo mentre sta “ingegnerizzando” una specie di cartella della tombola per una festa: una sfoglia edibile con la griglia dei numeri, che copre una base farcita di creme golose e pop corn caramellati per segnare i numeri estratti. Per lui è stata pensata una boutique, a cui aggiungere una zona caffetteria con i caffè filtro di Faro per un’esperienza a 360°.
Gli interni del Giano restaurant - W Hotel, Roma
E non sappiamo ancora cosa ha in mente per il rooftop Pier Daniele Seu, che ha il compito di studiare gli impasti della pizzeria con bubble bar di Otto. Attenzione, il nome non è dovuto al piano (è al sesto), ma prende il nome da Otto Maraini, architetto che ha firmato il progetto del dirimpettaio Istituto Svizzero, un magnifico villino dei primi del Novecento che è una delle chicche della vista della terrazza del W.
Last but not least, Emanuele Aspromonte, talento laziale che dopo anni all’estero nelle più grandi catene alberghiere è tornato in patria. Lui è il direttore food&beverage, anzi, come ci tiene a sottolineare “qui non mi hanno chiesto di occuparmi di food&beverage, ma di beverage&food, perché l’intenzione dichiarata è che il rapporto sia ribaltato. È il bar che fa da traino al ristorante”.
Aperitivo e brunch: i momenti topici per W
Dalla cucina del ristorante arrivano i side del bar, che accompagnano i drink pensati da Broccatelli. Arancini, panelle, alici alla beccafico e così via: anche l’aperitivo parla siciliano e ben si abbina ai cocktail in carta. Broccatelli ha pensato alla drink list seguendo il ritmo della natura e suddividendo la pianta nel suo ciclo vitale: radici, foglie, fiori e frutti. Tutti i cocktail signature sono studiati per esaltare le componenti degli spirits e dei loro ingredienti. Molti contengono le creazioni di Drink-it, l’avventura di Broccatelli nel mondo del ready to drink, che ora è cresciuta e si è accreditata anche per la produzione liquoristica.
La W Lounge dell'hotel romano
La domenica mattina va poi in scena il Bella brunch, da accompagnare con bolle o con un drink del bar. Un appuntamento già imperdibile per i romani, attirati dal prezzo più che abbordabile: per 50 euro a persona, viene servita al tavolo una carrellata di assaggi che arrivano dalla cucina e che sostanzialmente ripercorrono la carta, cui segue un primo piatto a scelta fra vegetariano, di carne o di pesce. E poi riparte il “bombardamento” con i dolci di Fiorani in formato mignon.
W Hotel
Via Liguria 28, Roma