Alla domanda "Cosa non hanno capito ancora gli italiani della cucina giapponese?" Wicky Priyan risponde candidamente: "Non hanno capito ancora nulla". E aggiunge: "Pensano che la cucina giapponese sia solo shabu shabu, tempura, udon: tutte cose che nel mio ristorante non troverete, perché qui voglio proporre il meglio di quella cultura gastronomica".
Foto: ©Ryan King
D'altronde lo chef originario dello Sri Lanka, con 20 anni di esperienza in Giappone, è qui per educare e per portare ai milanesi il meglio della cucina giapponese e per farlo si è anche allargato, spostanto il suo ristorante Wicky's Cuisine Seafood da una location con soli 30 coperti ad una nuova, in Corso Italia 6, con ben 60.
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Nella vecchia location in San Calogero adesso c'è un altro chef giapponese, Yoji Tokuyoshi, ex sous chef di Massimo Bottura; Wicky ha preferito cedere a lui il locale piuttosto che ad altri ristoratori perchè è un amico e per l'enorme stima che nutre nei suoi confronti: "È stata casa mia per 4 anni, non volevo lasciarla a delle persone sconosciute".
Chi era affezionato alla vecchia sede del ristorante di Wicky non deve temere: ritroverete la "Luna" e soprattutto (per il momento) un menu quasi invariato, anche se le cose cambieranno a breve. In primis ogni mese ci sarà una nuova proposta, legata a diversi paesi, gusti e continenti, insomma menu a tema in continua evoluzione. E ancora: l'idea di Wicky è di portare a Milano la cucina kaiseki, ovvero l'alta cucina giapponese, quella appresa durante i 4 anni con uno dei più grandi chef del Sol Levante e del mondo, il Maestro Kikuchi Kan, custode dell'antica tradizione kaiseki.
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Cosa cambia a livello estetico? La grandezza, lo abbiamo detto. Tre sale, una più tradizionale all'entrata, la seconda con il classico bancone giapponese per essere seguiti direttamente dallo chef con 8 posti, e una piccola sala privè per le occasioni speciali. La cucina a vista dalla sala più interna è stata ridisegnata dallo steso Wicky e pensata in un'ottica ecologica e anti spreco. Attraverso la vetrata potrete ammirare lavorare la brigata, e no, non vedrete nessun italiano all'interno; "Ci ho provato, ma hanno una mentalità e un modo di lavorare troppo diverso dal mio" dice tra il serio e il faceto.
La novità vera per il momento è il pranzo: torna la bento box con assaggi e si aggiungono i ramen, ogni giorno diversi. Qui la pausa di mezzogiorno è quasi low cost: la bentobox costa intorno ai 15 euro, i ramen 20 e un calice di vino 5 euro. A disposizione anche il menu Scoperta Speciale a circa 40 euro. La cena prevede un Menu di Degustazione pensato dallo chef (85 euro) che ogni volta cambierà le carte in tavola "Non servo mai la stessa cosa allo stesso cliente; me li ricordo tutti e ricordo cosa ho preparato per loro".
Tra gli aperitivi più interessanti il Tonno Triangolo, piatto simbolo della commistione fra India, Giappone e Italia fatto con tonno scottato con salsa al pepe del Punjab, senape giapponese, zenzero e olio di oliva Extravergine e lo storico Carpaccio dei 5 continenti. Per il cucinato speciale "Magica", filetto di pesce bianco servito con salsa di champagne e vino bianco aromatizzato al limone e soia e il Kaneki Kyoto, maialino tipico della tradizione giapponese lessato per 16 ore secondo la tecnica del Ryoutei Kaneki, ovvero una bassa temperatura non costante ma che cambia in maniera sinosuidale: si inizia con un paio d'ore a 180 gradi e si cambia a vista abbassandola a circa 80 gradi ma senza bisogno di timer o termometri, perchè come dice Wicky "Si lavora con gli occhi e con l'olfatto, non con il timer".
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Cosa Wicky's Cuisine Seafood
Dove Corso Italia 6, Milano
Tel 02 9737 6505
Web www.wicuisine.it