I World's 50 Best Restaurants 2019 (qui trovate la lista completa) hanno incoronato il ristorante dello chef Mauro Colagreco: il Mirazur a Mentone, in Costa Azzurra, appena dopo il confine con il nostro Paese. Sul tetto del mondo, dunque, sale la Francia, ereditando il trono tricolore di Massimo Bottura, entrato nella hall of fame dei Best of the Best. Ma come è andata quest'anno all'Italia?
Qui di seguito il bilancio italiano dei World's 50 Best Restaurants.
L'Italia non ha replicato il trionfo del 2018, quando - oltre alla vittoria dell'Osteria Francescana - festeggiava un totale di quattro ristoranti nella lista dei 50 migliori del mondo. Un po' di delusione c'è, a cominciare dalla fuoriuscita del Reale di Niko Romito dai World's 50 Best Restaurants "per un soffio", dal momento che è sceso dalla posizione numero 36 dello scorso anno al 51° posto.
"Forse un po’ me lo aspettavo anche perché quest’anno sono stato tanto in cucina ed è stato un anno meraviglioso, che mi ha impegnato molto. In tante realtà con funzioni diverse ma con la stessa filosofia. Parlo di Alt, Spazio, Bulgari, del Reale. Quindi il mio focus dell’anno è stata la concentrazione, lo stare sempre dentro la cucina con la testa sul lavoro, quello che sto facendo in Italia e nel mondo. Quindi un po’ mi sono isolato, sì, ma questo mi ha portato tanta forza. E credo di avere alzato il tiro quanto a precisione, all’identità, al mio racconto personale di interpretazione della cucina italiana. Me lo dicono in tanti. Ma allo stesso tempo, forse, questo isolamento mi ha portato a zero presenze fuori dal ristorante e sugli eventi internazionali, quelli che potessero far conoscere la mia cucina fuori da Casadonna", ha commentato Romito sui suoi social.
Se da un lato infatti aumentano le presenze italiane nella lista 51-120, dove figurano per la prima volta il ristorante Uliassi di Mauro Uliassi (entrato al 61° posto), il Lido 84 dei fratelli Camanini (al numero 78), che hanno conquistato l'attenzione internazionale conquistando il premio Miele One to Watch 2019, e il St.Hubertus dello chef Norbert Niederkofler, che fa il suo ingresso in classifica al numero 116, nella lista 1-50 figurano solo due ristoranti italiani, già presenti nella World's 50 Best Restaurants 2018, ma scesi di posizione.
Il Piazza Duomo, il ristorante di Enrico Crippa ad Alba, scende dalla posizione numero 16 del 2018 al 29 del 2019. I fratelli Alajmo de Le Calandre confermano la loro presenza nei World's 50 Best Restaurants, ma scendono dal gradino numero 23 della classifica dello scorso anno al numero 31.
Il bottino dell'Italia ai World's 50 Best Restaurants 2019, dunque, si ferma a due ristoranti. Possiamo consolarci con le parole di Mauro Colagreco, il numero uno, che durante la cerimonia di premiazione, tenutasi al Marina Bay Sands di Singapore, ha ringraziato il nostro Paese: "Più della metà del mio team è italiano", ha dichiarato.
Basta osservare la mappa dei World's 50 Best Restaurants 2019 (qui sopra) per fare un bilancio mondiale: la Spagna, con 7 ristoranti, è il Paese che vanta più presenze in classifica, seguita dagli Stati Uniti con 6 ristoranti e dalla Francia, con 5 ristoranti.
Non ci resta che attendere l'edizione del prossimo anno, per vedere se qualche altro chef italiano riuscirà a conquistare gradini sempre più alti e a balzare in alto nella classifica.