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Drink di limonata e melograno con ghiaccio

Drink

Preparare drink non è per tutti. O, meglio, prepararli a regola d’arte è un po’ un talento. Tuttavia, nella vita arriva il momento in cui tanti scelgono di cimentarsi proprio lì: nelle ricette di drink. Soprattutto se si ha un animo festaiolo, se durante i party si tiene banco e se la propria casa è sempre piena d’amici.

In fondo, non serve essere il barman di un locale di grido per servire un gin tonic. O magari un Americano, o dei coloratissimi cocktail analcolici. E non devi essere certo un aspirante ristoratore per studiare fantastici drink fatti in casa: ti divertirai tantissimo a prepararli, e regalerai ai tuoi party un tocco in più. Vestirai i panni del perfetto padrone di casa, e le tue feste entreranno nella storia.

Drink per aperitivo

Hai inviato i tuoi amici per un happy hour? O vuoi portare in tavola qualche finger food prima di cena e sei in cerca di originali ricette per un drink da aperitivo? Puoi dedicarti ai grandi classici. Per esempio l’Americano, che a dispetto del nome è italianissimo e che si prepara con bitter Campari, Vermouth rosso e seltz. Non si sa bene chi l’abbia inventato: alcuni dicono sia stato creato nel 1860 dal Gaspare Campari's bar di Milano, altri sostengono sia stato ideato negli anni Trenta e così chiamato in onore di Primo Carnera, pugile molto amato in America.

In realtà, sono davvero tanti i drink alcolici per l’aperitivo. Tra i più amati vi è lo spritz, un long drink a base di prosecco, bitter e acqua frizzante (o seltz), la cui origine rimanda all’abitudine che le truppe dell’impero austro-ungarico (di stanza nel Regno- Lombardo-Veneto) avevano di allungare i vini locali con l’acqua frizzante. E poi il Negroni (con Vermut rosso, bitter campari e gin), il Moscow Mule (con vodka, ginger beer e succo di lime fresco), il gin tonic. Senza dimenticare, ovviamente, gli analcolici. Perché non è certo la quantità di alcool a fare di un drink per l’aperitivo un drink straordinario.

Drink alcolici

Dici drink e subito pensi ai drink alcolici, che, da servire prima o dopo cena, segnano un momento di condivisione e di relax. Davanti al camino, o magari alla tv. Ad esempio, il punch: esiste forse un drink più confortevole di questo, che fa digerire e insieme riscalda? Probabilmente no. Sebbene la ricetta originale lo voglia preparato con erbe aromatiche, buccia d’arancia o di limone, zucchero o sciroppo di glucosio, alcool e acqua, vi sono anche interessanti varianti, come quelle con mela e rabarbaro o con melone e melissa.

Che poi, al di là dei grandi classici, le ricette di drink alcolici non si contano. E alcune sanno essere davvero originali. Avresti mai pensato, ad esempio, di bere… il panettone? Con El Panaton Ciocc è possibile. Oppure, si può preparare un drink a base di chinotto, liquirizia, uva e amaro Pratum: è il Bb Prime e pare essere indimenticabile. Insomma, non si può certo dire che siano banali i cocktail alcolici!

Drink analcolici

I tuoi ospiti non bevono alcool? O, semplicemente, vuoi servire cocktail leggeri e gustosi, che tutti possano bere (bambini compresi)? Punta sui drink analcolici: ce ne sono un’infinità e, coi loro colori, sono anche bellissimi da vedere. Li puoi servire prima di cena, oppure dopo. Nel pomeriggio o a fine mattina. Il segreto? Scegliere frutta di stagione! D’estate potrai preparare un drink analcolico con succo di ciliegia. In inverno, un punch analcolico o un cocktail agrumato.

Che poi, quando si parla di drink analcolici, non si parla certo solo di cocktail: pensa alla cioccolata calda con la panna, al matcha latte col suo sapore di cocco, datteri e mandorle. Oppure agli smoothie, alla frutta o al caffè. O, ancora, ai drink preparati col caffè espresso. Preparazioni semplici, dal risultato garantito.

Drink da fare in casa

Del resto, i drink fatti in casa possono essere buonissimi. Sia che si parli di cocktail tradizionali – dall’alcolico mojito con menta e cachaca al bloody mary originale – che di ricette copiate dai grandi bartender italiani e internazionali. Ma tutto, anche la più semplice delle cioccolate o il più genuino dei frullati, se fatto con le proprie mani ha un sapore diverso. Il sapore dell’orgoglio, quello di aver dedicato del tempo alla preparazione d’una ricetta unica, per sé e per i propri amici. Perché, a prescindere dal risultato, è il pensiero che – anche quando si parla di drink – conta. E la soddisfazione di aver firmato una propria “creazione” è impagabile.

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