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Bloody Mary

La ricetta del famosissimo Bloody Mary, cocktail per gli amanti dei sapori forti. Provate a realizzarla anche senza lo shaker.

30 Agosto, 2013
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Stile Alimentare

porzioni

1

ingredienti

Vodka
2 parti
Succo di Pomodoro
3 parti
Salsa Worcester
6 gocce
Sale
Tabasco
5 gocce
Limoni
qualche goccia, succo
Pepe
nero
Sedano
1, gambo per guarnizione

Preparazione

Versare la vodka dentro lo shaker con il succo di pomodoro e succo di limone.

Agitare vigorosamente e aggiungere il Tabasco, la salsa Worcester, sale e pepe.

In mancanza di uno shaker, mescolare lentamente gli ingredienti in quest'ordine: ci vorrà più tempo, ma il risultato finale sarà lo stesso.

Insieme al classico gambo di sedano come guarnizione aggiungere una catora, della menta o altre verdure.

Se si serve il drink in un bicchiere alto, aggiungere qualche cubetto di ghiaccio sul fondo.

Storia del Bloody Mary

Reso celebre da Fernand Petiot, barman del New York Bar, locale parigino noto negli anni ’20 come Harry’s Bar, il Bloody Mary è uno dei cocktail emblema della mixology. Ancora oggi non si hanno certezze su chi l’abbia inventato, anche se mito e storia concordano nel far risalire la sua nascita al lontano 1920, proprio per mano di Petiot. Altre leggende, invece, raccontano che l’intramontabile cocktail abbia fatto la sua prima comparsa nel 1939, su idea dell’attore George Jessel durante una vacanza a Palm Beach, che decise di chiamarlo proprio Bloody Mary perché i primi due clienti per cui venne preparato provenivano da Chicago.

Questi sostenevano che esisteva un bar chiamato Bloody Bucket dove lavorava una cameriera il cui nome era Mary, ma da tutti sopranominata “Bloody Mary”. Un’altra leggenda fa risalire il nome alla famosa Regina d’Inghilterra Maria Tudor I, la quale, per ristabilire il cattolicesimo nel Regno Unito, mandò a morte gli oppositori protestanti, tanto da essere soprannominata “Maria la sanguinaria”. Tra le diverse ipotesi, addirittura, si racconta che l’ispirazione per il nome di questo cocktail derivi dalla famosa attrice dell’epoca, Mary Pickford, che aveva già un cocktail a lei dedicato, di colore rosso a base di Rum, maraschino e granatina. Altra leggenda narra di una ragazza di nome Mary, sepolta viva per errore, che lanciò una maledizione: a chiunque avesse nominato 3 volte “Bloody Mary” di fronte ad uno specchio, sarebbe apparsa una strega assassina.

Come servire il Bloody Mary - le varianti

Se la ricetta originale del Bloody Mary è da attribuire a George Jessel, da lodare invece è l’intuizione di Petiot che, su richiesta dei clienti che lo desideravano con un gusto più deciso, ha reso speziato questo drink. Negli anni seguenti ci sono state delle variazioni dovute alla popolarità di questo drink di fama internazionale, reso noto anche grazi a film e telefilm televisivi.

Ecco la versione di Petiot del cocktail Bloody Mary:

6 cl. di vodka

6 cl. di succo di pomodoro

4 prese di sale

2 prese di pepe di cayenna

2 prese di pepe nero

1 strato nel fondo del tumbler di Worcester sauce

1 spruzzata di succo di limone ghiaccio tritato

Il tutto nello shaker viene agitato vigorosamente e servito nel tumbler senza ghiaccio

 

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