Lo chef José Andrés è il vincitore del Basque Culinary World Prize 2020 per il suo lavoro encomiabile con l'associazione World Central Kitchen (WCK): Andrés si è subito impegnato a dividere il premio in denaro - pari a 100.000 euro - equamente con gli altri dieci chef che si sono meritati la menzione speciale.
"Ognuna di queste persone sarà in grado di cambiare il mondo in molti modi diversi. I soldi consentiranno a ciascuna ONG di andare avanti", ha dichiarato Andrés dopo aver ricevuto il premio.
Lo chef ispano-americano è proprietario di una catena di ristoranti negli Stati Uniti e ha fondato WCK dieci anni fa, unendo lo spirito collaborativo di chef da tutto il mondo. Da allora, ha cucinato gratuitamente per le vittime di catastrofi naturali, dall'uragano Dorian alle Bahamas fino agli incendi boschivi in Australia, e negli ultimi mesi si è distinto per il suo impegno soprattutto negli Stati Uniti e in Spagna durante la pandemia di coronavirus, gestendo circa 150 cucine in 10 diverse città con l'aiuto di chef locali, banche del cibo e Croce Rossa. Il suo instancabile lavoro è diventato l'incarnazione di uno sforzo collettivo senza precedenti da parte degli chef e del settore gastronomico in tutto il mondo. Oltre a facilitare l'accesso al cibo nelle regioni più in difficoltà, ha fornito supporto diretto al personale del ristorante alle prese con chiusure di ristoranti e bar, e ha sostenuto le spese del governo per dare cibo ai bisognosi.
Questa quinta edizione del premio è stata particolarmente significativa dato il momento storico che l'intero mondo sta vivendo a causa del coronavirus. Proprio per questo, si è deciso di aggiungere le dieci menzioni speciali, nominando chef di tutto il mondo che hanno fornito supporto e lavoro inestimabili. Come detto, grazie alla generosità di Andrés, riceveranno ciascuno 10.000 euro per i rispettivi progetti.
Foto Courtesy of BCC
Il premio è stato assegnato da una giuria composta dagli chef più influenti del mondo, tra cui Joan Roca (El Cellar de Can Roca), Ferrán Adrià (Fondazione El Bulli), Mauro Colagreco (Mirazur), Gastón Acurio (Acurio Restaurants), Manu Buffara (Manu), Dan Barber (Blue Hill Farm), Eneko Atxa (Azurmendi), Dominique Crenn (Atelier Crenn), Andoni Luis Aduriz (Mugaritz), Enrique Olvera (Pujol) e Yoshihiro Narisawa (Les Créations de Narisawa). Joan Roca, presidente della giuria, ha dichiarato:
"Alla luce delle eccezionali circostanze di quest'anno, ci siamo ritrovati a dover usare tutto il nostro senso di responsabilità per affrontare le sfide attuali. Dopo lunga riflessione, abbiamo voluto concentrare il premio sulla sfida che deve affrontare l'intero pianeta a causa della pandemia di coronavirus - una sfida che lo chef José Andrés ha affrontato con coraggio e uno sforzo titanico: la sua ammirevole dedizione al lavoro, la sua capacità di affrontare le crisi umanitarie e la sua leadership attuale ed evidente sono state fonte di ispirazione per molte persone che hanno aderito all'iniziativa World Central Kitchen in tutto il mondo. È un progetto che ha anche reso visibile il lavoro dei volontari che hanno trasformato la gastronomia in un forte strumento sociale ".
Il Basque Culinary World Prize è un premio unico di 100.000 euro per gli chef di tutto il mondo il cui lavoro ha trasformato la società attraverso la gastronomia ed è assegnato dal Basque Culinary Centre, un'istituzione gastronomica leader a livello mondiale, e dal governo basco.
Il vincitore della scorsa edizione è stato lo chef americano Anthony Myint per il suo lavoro sulla lotta ai cambiamenti climatici, lo chef scozzese-australiano Jock Zonfrillo è stato scelto per il suo lavoro pionieristico con la Fondazione Orana nel 2018, Leonor Espinosa ha vinto nel 2017 per il suo lavoro nel ravvivare le tradizioni culinarie colombiane e la venezuelana María Fernanda Di Giacobbe ha vinto l'edizione inaugurale nel 2016 per il suo contributo all'industria locale del cacao.
Novità di quest'anno, la giuria del BCWP ha anche riconosciuto il lavoro di altri 10 chef selezionati:
The Basque Culinary World Prize 2020 - 10 Menzioni speciali
Mariana Aleixo - Maré de Sabores (Brasile)
Per il suo lavoro nelle favelas di Rio de Janeiro con Maré de Sabores.
Elijah Amoo Addo - Food For All Africa (Ghana)
Per progetti come Food for All Africa e Chefs on Wheels in Ghana
Greg Baxtrom - Olmsted (USA)
Per le iniziative di beneficenza messe in atto in favore dei bisognosi a New York durante la pandemia.
GHETTO GASTRO (USA)
Per gli chef Jon Gray, Lester Walker, Malcolm Livingston II e Pierre Serrao cucinare è una missione con l'obiettivo di diversificare la scena gastronomica e abbattere gli stereotipi e le barriere culturali: ecco l'idea dietro la cucina collettiva Ghetto Gastro a New York.
Simon Boyle - Beyond Food (Regno Unito)
Per aver fornito cibo e pasti agli indigenti a Londra con Brigade.
Tracy Chang, Off Their Plate (USA)
Per i progetti Off Their Plate e Project Restore Us a Cambridge, in Massachusetts.
David Hertz - Gastromotiva / Social Gastronomy Movement (Brasile)
Per la creazione di un banco alimentare e altre iniziative benefiche in Brasile e Messico.
Ed Lee - Lee Initiative (USA)
Per il loro impegno al fianco dei lavoratori nei ristoranti di tutti gli Stati Uniti.
Juan Llorca - Por una Escuela bien Nutrida (Spagna)
Per aver dato supporto ai genitori in lockdown spiegando semplici e salutari ricette per bambini su YouTube.
Nicole Pisani - Chefs in Schools (Regno Unito)
Per aver fornito pasti ai bambini delle famiglie più bisognose durante il periodo di lockdown delle scuole (e delle mense).