Può una semplice insalata essere considerata una ricetta a tutti gli effetti? In fondo si tratta di mescolare ingredienti crudi, giusto? Ma non è sempre così. Incorporare strategicamente diversi ingredienti in modo coerente in un piatto è una forma d'arte e alcune insalate hanno tutto il diritto di essere inserite nel pantheon culinario. Walford? Assolutamente. Niçoise? Anche. Ceasar? Oh, sì.
La Caesar Salad è senz'altro la preferita d'America, specialmente quando viene finita con una generosa dose di formaggio grigliato. Sono pochi i piatti che potete tranquillamente trovare su tutti i menu di tutti i ristoranti d'America. L'hamburger è uno di questi, ma la ceasar salad merita a pieno titolo il secondo posto. È così amata e apprezzata tanto da essere poco amata dagli chef. Ma vi assicuro che non c'è nulla di male nell'offrire alla gente quello che chiede e la frase "Ceasar salad, per favore" è un'esortazione tanto comune quanto automatica, soprattutto in America.
Ma da dove nasce la Caesar salad? Risale forse ai tempi di Giulio Cesare? No, assolutamente. Ma è stata inventata da un altro Cesare, in un giorno specifico, in un ristorante specifico - spesso questo tipo di informazioni storiche sono difficili da reperire, soprattutto quando si parla di gastronomia.
LA STORIA DELLA CAESAR SALAD
Era una notte calda, la notte del 4 luglio 1924 a Tijuana, in Messico. Il Caesar's Restaurant, gestito dai Cardini bros', ovvero Alex e Cesare, si apprestava a chiudere e, proprio mentre il pollo scarseggiava, ecco che un gruppo numeroso e ben assortito arriva al ristorante.
A seconda delle fonti che si consultano, sembra che questo party potrebbe aver coinvolto una serie di personaggi hollywoodiani o il Principe di Scozia oppure un gruppo di amici dei Cardini. Indecisi su quello che avrebbe potuto servire, Caesar - come spesso accade in questi casi - prende tutto quello che trova in cucina e prepara un'insalata, da condire a tavola e servita in una scodella bella grande. Quest'insalata "speciale" era composta di: lattuga, crostini, parmigiano, aglio, olio d'oliva, tuorlo d'uovo e salsa Worcestershire. Alcune fonti parlano anche di succo di limone e aceto di vino.
Come nel migliore lieto fine, l'insalata fu un enorme successo e fu la fortuna del ristorante.
CAESAR SALAD: POLLO O NO?
L'ingrediente tradizionale che sembra spaccare in due i clienti sono le sardine, che - c'è da dire - non erano parte della ricetta originale. Le sardine sono un gusto acquisitio, ma gli chef giurano sulla capacità delle sardine di dare un tocco di umami, anche se usate in piccole quantità. Ma come hanno fatto il pollo grigliato o anche gli scampi a finire su un'insalata? Gli storici non sono ancora giunti a un accordo.
Anzi, il mistero si infittisce. Alex Cardini, fratello di Caesar, che ha iniziato a lavorare nel ristorante di famiglia nel 1926, reclama la paternità della Aviator Salad (chiamata così in onore dei piloti soliti esercitarsi nella vicina base di San Diego, dove la famiglia gestiva un altro ristorante). La Aviator Salad, sostiene sempre Alex, non è altro che la Caesar Salad come la conosciamo oggi. O forse è la figlia di Ceasar, Rosa, che ha preso in mano l'insegna del padre, ad aver inventato la benedetta Caesar Salad. Insomma, il mistero rimane irrisolto.
Quello che è certo è che il piatto fu un'ottima intuizione, di quelle che rendono famose un ristorante. Julia Child ricorda che la mangiava già nel 1920, mentre un articolo del 1946, pubblicato dal giornalista Dorothy Kilgallen la definisce "un cibo molto popolare a Hollywood". Insomma, la Caesar Salad si era spostata a nord, superando il confine e stava conquistando tutta l'America. E le sardine? Erano state ridotte a una pasta, perfetta per infondere quel tocco giusto, senza essere visibile e senza stravolgere il risultato.
Nel febbraio del 1950 la famiglia brevettò addirittura l'espressione Original Caesar Dressing, tanto erano diventati famosi. Ma non si può avere il coypright di una ricetta, quindi moltissimi ristoranti iniziarono a creare la loro versione di Caesar Salad.
E così, la tanto amata Caesar Salad al Pollo di Americana non è l'originale. Ma nemmeno la mostarda di Dijon, che si usa per creare una sorta di vinaigrette, e il dressing della Caesar Salad che contiene la mostarda e il succo di limone o le sardine schiacciate lo sono. Insomma, non è un piatto difficile da copiare, visto che gli ingredienti usati non sono esotici e la preparazione è così semplice che chiunque può rifarla a casa.
CAESAR SALAD: COME SI FA
Fare a casa la Caesar Salad non è una vera e propria sfida gastronomica. L'unico passaggio un po' insidioso è la pasta di acciughe. Il segreto consiste in piccoli passaggi molto rigorosoi. Iniziate intanto a tenere lontano il pollo dall'insalata; conditela a tavola e scegliete un bel recipiente di legno, che infonde quel tocco di spettacolarità che non guasta. I crostini la rendono più pesante, perfetta dunque per diventare un piatto completo e l'umami che arriva dal tuorlo d'uovo e dal Parmigiano, bilanciati dal succo di limone per un tocco di acidità in più, la rendono semplicemente perfetta.
Semplice e rinfrescante. La Caesar salad è proprio un'ottima insalata.
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