Un italiano lo sa: un Natale senza panettone non è minimamente concepibile. Anzi, senza i panettoni. E che siano artigianali e di pasticceria. Il primo si apre a inizio dicembre, per entrare nel mood natalizio. Il secondo a metà mese, perché arrivano amici a cena, e quale dessert migliore che un panettone? Il terzo (e il quarto, e il quinto) alla Vigilia. E poi c'è il pranzo, Santo Stefano, e così via fino ad arrivare alla fine delle feste. Ma anche oltre, perché ve ne hanno regalati abbastanza per un anno intero (in effetti è già stato destagionalizzato).
Certo, c'è panettone e panettone. Ma ormai sono tante le pasticcerie (anche al Sud) che propongono panettoni artigianali di altissima qualità, rispettosi della ricetta tradizionale o con aromi e farciture originali. Per tutti voi che "O il panettone è buono o salto direttamente alla colomba di Pasqua" Fine Dining Lovers ha stilato una lista di alcuni dei migliori panettoni artigianali italiani:
MADE IN SICILY
Un panettone siciliano: né un'eresia né una provocazione, ma una stabile realtà da Fiasconaro. Aperta nel 1953 a Castelbuono, in provincia di Palermo, la pasticceria propone prodotti classici o ibridati con la tradizione siciliana: il King, con grano e canditi siciliani e uva sultanina aromatizzata con Malvasia; l'Oro Verde con crema di pistacchi; l'Oro Bianco con crema di mandorle d'Avola; l'Oro di Manna con crema alla manna e colata di mannetti.
BUONO IN OGNI SENSO
Una pasticceria pluripremiata, che unisce l'aspetto goloso a quello sociale: a Giotto lavorano i detenuti del carcere di Padova. Nel laboratorio imparano a lavorare in gruppo, rispettare tempi e orari, maneggiare impasti e gestire lievitazioni. I prodotti sono di altissima qualità, panettoni in primis: versione tradizionale oppure al kabir, alla birra, cioccolato e fichi o cioccolato e caffè, fior d'arancio.
PER L'AMICO CHE NE SA
Volete andare sul sicuro e fare bella figura con l'amico foodie, che ha mappato tutti i panettoni della penisola e sa distinguere le varietà di uvetta a occhi chiusi? La risposta è Pepe. Il pasticcere salernitano scala le classifiche natalizie grazie a un'attenzione estrema al prodotto, unita alla voglia di sperimentare - magari con prodotti campani come limoncello, fichi bianchi del Cilento, albicocche del Vesuvio.
ANCHE L'OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE
Le confezioni natalizie di Loison sono sempre una certezza: romantici bauletti, raffinate cappelliere, shopper eleganti, decorazioni con i dipinti del Canova o gli schizzi del Palladio. Se volete regalarlo, la bella figura è assicurata, anche perché il contenuto non è da meno: da provare il panettone al Chinotto di Savona e quello con le amarene. La famiglia ha da poco aperto un museo del panettone a Costabissara, provincia di Milano.
A COLAZIONE
Immagine: Italia a Tavola
Vergani, un'altra solida realtà dolciaria milanese, ha aperto una boutique del panettone in via Mercadante 17. Qui potete acquistare i prodotti o mangiarli freschi, per colazione o per merenda. Magari accompagnati da una tazza di barbajada, bevanda tipica meneghina a base di caffè, latte montato e cioccolato fuso. Più milanese di così.
PER ANDARE SUL SICURO
Immagine: Milano Life
Dove acquistare il dolce meneghino per eccellenza, se non nella pasticceria meneghina per eccellenza? È dal 1824 che la Pasticceria Marchesi, in via Magenta, è un punto di riferimento per i golosi milanesi. Il panettone genuinamente classico, senza frizzi e lazzi superflui, è una certezza. E non dovete aspettare Natale per godervelo: viene venduto tutto l'anno.
SOLO IL MEGLIO
Se anche quest'anno si è confermata migliore pasticceria d'Italia un motivo ci sarà. Alla Pasticceria Veneto, regno di Iginio Massari, il panettone è una cosa seria. Lievitazione inappuntabile, pasta morbida e fragrante, crosta perfettamente croccante: un panettone da primo premio per una pasticceria da primo premio.
FAMOLO STRANO
Per chi si è stufato del solito panettone o per chi non lo ama proprio (esistono persone del genere, sì): insomma, per tutti coloro che, questo Natale, vogliono un lievitato diverso sulla tavola. Come la Veneziana con glassa di amaretto, mandorle e granella; il Crakelè con marroni, limone candito, vaniglia Tahiti e fave di Tonka; il Fior di Gianduia con cubi di gianduia fondente, albicocche e noci pecan; il Pancannella. Andare a Besuschio (Abbiategrasso, in provincia di Milano) e fermarsi al panettone filologicamente corretto sarebbe limitativo.