Viaggi in incognito nell’alta ristorazione: li racconta Valerio Visintin, fra tic e manie dei personaggi popolano la grande cucina.
I nuovo libro del recensore mascherato, Cuochi sull’orlo di una crisi di nervi, si apre con la più candida delle domande: “Ma che fine ha fatto l’oste?”. La risposta semplice e diretta è: “L’oste non esiste più e mi manca”.
Foto: Copertina libro / Sinistra ©Carlo Fico
Ma non solo sono gli osti assenti, sostituiti dagli chef imprenditori, gli oggetti della critica e del divertimento dell'autore. Si passa agilmente da Expo a food blogger, da giornalisti che fanno addetti stampa - senza considerare l'ovvio conflitto di interessi - e personaggi a metà che risiedono in una fumosa area grigia.
Primo capitolo del nuovo libro di Valerio Visintin non poteva che essere l’Expo: a un anno dall’inizio dell’esposizione universale l’autore si interroga su quella “bolla temporale che mi ha tenuto in ostaggio per sei mesi”, dove la gastronomia ne è uscita sconfitta e dove invece ha trionfato il “food” con tutte le sue contraddizioni.
E i food blogger? I più criticati, amati/odiati e invitati, cosa pensa di loro Visintin?
I maligni sostengono che non sanno scrivere, che non sanno cucinare, che non hanno alcun senso etico. Secondo questi feroci detrattori, l’unico scopo delle loro affannate esistenze è un instancabile marketing sotterraneo. Costruirebbero contenuti, insomma, soltanto per fare della réclame retribuita. Ovviamente, non ci credo.
Questo e molto altro nel libro di Visintin, che fra il serio e il faceto smonta e rimonta - manco fossimo all'Ikea - un mondo bellissimo popolato a volte da personaggi bizzarri e caricaturali.
Trovate il libro di Valerio Visintin sul sito di Terre di Mezzo Editori e se volete sentire dal vivo l'autore non mancate all'appuntamento dl 24 maggio all'Open di Milano.