È il 1 ottobre la giornata mondiale del vegetarianesimo: una data che ci ricorda come la cucina vegetariana non sia più una scelta di nicchia, ma un modo di alimentarsi che, a detta di molti esperti, è più etico e più sostenibile per il pianeta Terra di quello "onnivoro".
Più moderata della cucina vegana, che non ammette nessun derivato animale, chi segue un'alimentazione vegetariana elimina dalla propria dieta solo carne e pesce.
Proprio in occasione del 1 ottobre Stampaprint ha creato un’infografica che riassume in poche righe la situazione dell’alimentazione vegetariana nel mondo, partendo dai 5 paesi più carnivori e dai 5 più virtuosi.
Non sorprende che fra i paesi più devoti alla carne ci siano gli Stati Uniti, ma forse non sapevate che in proporzione è il Lussemburgo a consumarne più di tutti, con 136,5 kg per persona all’anno. Secondi Stati Uniti (125,4 kg) e terzi australiani con 121,4 kg. Fra i paesi più vegetariani come prevedibile India, America del Nord e Taiwan.
E l’Italia? Quarta con una popolazione fra l’8 e il 10% vegetariana.
Su cosa sono più attenti sul cibo gli italiani?
Il 67% è preoccupato per gli ingredienti artificiali contenuti nei cibi, mentre il 63% è attento all’alimentazione per prevenire malattie croniche.
Per quanto riguarda l’attenzione all’etichetta, sono 63% i consumatori che dichiarano di prestare attenzione all’indice degli ingredienti e il 65% controlla la presenza di coloranti artificiali e conservanti.
Se volete scoprire qualcosa di più su alimentazione sana e vegetariana date un occhio all’infografica qui sotto.
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