Vivere a Milano ed essere - mediamente - appassionato di buona cucina non è facile. C'è sempre un nuovo locale, un'insegna che ti fa dire "Ehi, questo posto ieri non c'era!", un indirizzo che si aggiunge alla lista di quelli da provare. La maggior parte di questi non è necessariamente degno di nota (e magari chiude in pochi mesi) ma sono comunque state tante le nuovi ristoranti a Milano nel 2016 che ci hanno convinto, su diversi livelli e per diverse ragioni.
Provando a stilare un bilancio (e rapportandolo a un 2015 altrettanto, se non più, prolifico dal punto di vista ristorativo) possiamo dire che il 2016 ha portato poche insegne di grande livello, se non consideriamo due "ristrutturazioni" importanti come il D'O e il Liberty. Molto street food, ma più al di fuori dei canoni classici - burger, temakerie, kebabberie - e sperimentando alcuni format internazionali di successo, come quello del "bar healty conscious". Rimane sempre altissima l'attenzione tributata alla materia prima nostrana, che siano formaggi o pesce. E, possiamo dirlo, una certezza rimane: la pizza piace. E vende.
Ecco alcune delle aperture più interessanti a Milano nel 2016:
Nuove aperture a Milano nel 2016
Pescaria
Una delle aperture con più tam tam mediatico degli ultimi mesi. Direttamente da Polignano a Mare, una paninoteca di pesce che propone panini dai prezzi invero non contenuti (10-12 euro) ma dagli abbinamenti sfiziosi: polpo fritto e ricotta, bistecca di pesce spada, alici e bufala affumicata. I menu anche crudité, tartare e altre amenità.
Pescaria
Via Bonnet 5
www.pescaria.it
Panificio Italiano e R(esistenza) casearia
Dopo la Macelleria Popolare, il Mercato Coperto della Darsena ospita un'altra creatura di Giuseppe Zen, fondatore e anima di Mangiari di Strada. Il Panificio Italiano è un minuscolo - nemmeno 13 metri quadri - laboratorio di panificazione dove si producono pane (grande attenzione alle farine, grani antichi compresi), pizze e panificati della tradizione siciliana come scacce e pane cunzato.
Pane, salame e formaggio: la triade nostrana andava completata. E così nello stesso luogo ha aperto R(esistenza) casearia, formaggeria e cheese bar che propone solo formaggi a latte crudo, selezionati nell'eccellenza degli alpeggi internazionali. Si possono acquistare o degustare sul posto con un bicchiere di vino, magari declinati in piccoli e goduriosi piatti come il risotto al Castelmagno o la polenta concia.
Panificio Italiano e R(esistenza (casearia)
Piazza XXIV Maggio
Macha Café
Il protagonista è il macha, uno dei più grandi trend gastronomici degli ultimi anni, qui declinato in dolci, cappuccini e cocktail, ma i trend gastronomici abbondano: ceviche, avocado e sushi burger, energy bowls e avocado toast. Ci sono perfino i pudding di semi di chia - milanesi salutiste, siete avvertite.
Macha Café
Viale Crispi 15
www.machecafe.it
L'eclair de génie
Immagine: Ugo De Berti
Gli eclair della pastry star Christophe Adam , con i loro abbinamenti irresistibili come mascarpone e fragoline oppure caramello e burro salato, sono arrivati a Milano. Da provare anche i chouglaché, brioche rotonda farcita di gelato e varie ed eventuali. In vendita anche cioccolato e pralineria assortita. La pasticceria francese continua a fare tendenza.
L’Eclair de Génie
La Boutique - Corso Garibaldi 55
La Fabrique - Corso di Porta Ticinese 76
www.leclairdegenie.com
Moleskine Café
Inaugurato nel cuore di Brera, il bar della catena ha una bella impronta internazionale, con una selezione accurata di caffè, una piccola proposta dolce e salata e soprattutto la possibilità di fermarsi quanto si vuole a leggere, a lavorare o semplicemente a godersi il design nordico.
Moleskine Café
Corso Garibaldi 65
www.moleskine.com
Berberè
Immagine: Francesca Sara Cauli
Ve l'avevamo annunciato e ora (finalmente!) si avvera: a inizio ottobre la pizzeria Berberè apre una sede a Milano (la quinta dopo Firenze, Torino e le due di Bologna). Attenzione certosina a impasti e lievitazioni, ingredienti bio e prezzi che, per essere una pizzeria gourmet, rimangono accessibili.
Berberè
Via Sebenico 17
www.berbere.it
Officine Cocktails Bar & Cave
Un'apertura estiva che vi avevamo raccontato nel dettaglio. Nel cortile di via Giovenale trovate le Officine, un cocktail bar con drink tailor made i cui prezzi possono salire molto in alto, e il piccolo ma suggestivo ristorantino Le Cave, con un menu incentrato sul pesce - crudo in primis.
Officine Cocktails Bar & Cave
Via Giovenale 7
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Nuove sedi: i locali che raddoppiano
Nuovo indirizzo per Ghe Sem, che ora trovate anche in via Borsieri 26, zona Isola. La formula rimane la stessa: dim sum e cocktail, abbinamenti italo-orientali e prezzi alti.
Dopo averci conquistato con la prima sede, Marghe raddoppia e apre in via Plinio 6, zona Porta Venezia. L'apertura ufficiale non è ancora avvenuta, ma l'attesa è tanta.
Non stanno ferme nemmeno le - deliziose - pizzine di Briscola Pizza Society che, dopo essere arrivate a Firenze, tra poco verranno gustate anche in via Piero della Francesca.
Aficionados della pizza, non è finita qui: a quanto pare anche Gino Sorbillo, dopo la pizzeria sotto il Duomo e le pizze fritte di via Agnello, aprirà una nuova sede in zona Tortona. Il carboidrato che avanza.
La Ravioleria di Paolo Sarpi è stata una delle aperture milanesi più amate dell'ultimo anno, grazie a una formula semplice ma funzionalissima: crêpes fritte in stile cinese, ma ripiene di carne italiana (che vengono dalla storica Macelleria Sirtori), e ravioli da mngiare sul posto o portare a casa. Ora raddoppia con un'altra proposta di street food, sempre preparati al momento e con ingredienti sceltissimi: involtini (non fritti) di farina bio, ripieni di pesce o verdure, e bao, i panini cinesi al vapore farciti di manzo 100% italiano.
Ravioleria Sarpi
Via Paolo Sarpi 25
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(Ri)aperture e ristrutturazioni a Milano e dintorni
D'O
Era stato Davide Oldani in persona a raccontarci la ristrutturazione del suo D'O a San Pietro all'Olmo, pochi chilometri da Milano: un progetto firmato Piero Lissoni che si apre sulla piazza, anch'essa restaurata da Oldani, che ha donato alla città le sculture di Velasco Vitali. Cambiamenti anche nel menu: affrettatevi a prenotare, i mesi di attesa valgono la pena.
Liberty
Grandi cambiamenti anche al Liberty, il ristorante di Andrea Provenzani che ha dismesso l'aspetto più "classico" per conquistare un'atmosfera contemporanea, in cui elementi anni 60/70 si mescolano ad accenni di art-deco. Qualche cambiamento anche sul fronte piatti, che alzano l'asticella del rischio. Ve ne parliamo qui.
Piccolo Peck
Apprezzabilissima l'idea di Peck, che al primo piano della sua storica sede in via Spadari ha aperto un bistrot che utilizza i prodotti della Gastronomia. Atmosfera accogliente e mittleuropea e menu "classico meneghino", che spazia dall'insalata russa ai patè taglieri.