Non è mai troppo tardi per scoprirsi bartender provetti. Nel tempo di quarantena, per rendere speciali aperiweb e momenti di convivialità virtuale, niente di meglio che approfittare di #iorestoacasa per imparare a preparare cocktail come un professionista.
Mattia Pastori, bartender pluripremiato, vincitore di due Diageo World Class, ci dà alcuni consigli per trasformare la cucina di casa nel bancone di un bar, e dare vita a originali creazioni mixologiche.
Suggerimenti da mettere in pratica a casa, nella preparazione di cinque cocktail che il bartender ha ideato in esclusiva per Bibite Sanpellegrino: cinque ricette originali, da realizzare in poche mosse, seguendo i preziosi consigli del mixologist.
Come preparare a casa il cocktail perfetto: i consigli di Mattia Pastori
Da sempre molto attivo nella formazione e nella divulgazione della cultura del bere bene, Pastori - che lo scorso autunno ha inaugurato a Milano Nonsolococktails La Scuola, il primo coworking dedicato al mondo della mixologia (ve ne avevamo parlato qui) - in questo periodo di emergenza ha lanciato Nonsolococktails Web Academy, con percorsi di studio online rivolti a professionisti e webinar per approfondimenti dal vivo.
Ora, però, parla a tutti, e non solo agli addetti ai lavori, regalando qualche consiglio per preparare a casa il cocktail perfetto, sostituendo gli attrezzi del mestiere con ciò che facilmente si può reperire all'interno delle mura domestiche.
“Preparare un cocktail a casa è come affrontare una ricetta di pasticceria: quante più volte si fa, più si migliora", racconta. Da quali drink cominciare? "I più facili da realizzare sono quelli che appartengono alla tradizione italiana, da miscelare direttamente nel bicchiere, come l'Americano o il Negroni, ma anche quelli che vedono protagonista un soft drink, come il Gin Tonic", risponde. "Partendo da una bibita, infatti, spesso basta aggiungere la parte alcolica per ottenere un buon cocktail".
Ecco, qui di seguito, i consigli di Mattia Pastori per preparare a casa il cocktail perfetto.
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"La più grande criticità, a casa, è il ghiaccio: quando si pensa a fare il pezzo di ghiaccio nella mentalità italiana c'è l’idea di usare stampi per cubetti piccoli, che però si sciolgono in maniera veloce, e tendono a rimanere più bianchi e meno trasparenti", spiega il bartender. "Il consiglio, dunque, è di usare cubi di ghiaccio grossi, sia perché restano più cristallini sia perché manterranno più a lungo il cocktail freddo, sciogliendosi lentamente". Non avete lo stampo adatto? "Potete usare recipienti alternativi come contenitori ermetici capienti, e creare dei blocchi, oppure una bottiglia di acqua schiacciata, per poi togliere il residuo bianco del ghiaccio e usare la parte più cristallina. Per ottenere del ghiaccio più trasparente, potete anche bollire l'acqua prima di mettere le forme nel freezer, in modo da rallentare il processo di congelamento e ottenere blocchi più cristallini".
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"Inoltre, affinché il cocktail rimanga freddo più a lungo, tenere sempre due calici e due tumbler bassi nel freezer".
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"Un altro problema potrebbe essere quello di non avere a casa le giuste strumentazioni di servizio", prosegue Pastori. "Per quanto riguarda l'attrezzatura, per esempio, si può sostituire lo shaker con un barattolo, ma è fondamentale avere il bicchiere giusto: non si ottiene lo stesso effetto bevendo un Martini o un Negroni nel calice sbagliato".
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"Fondamentale avere sempre in casa degli agrumi freschi come limoni e arance: non solo per spremerli e ottenere il succo, ma anche per usare la buccia per aromatizzare i drink".
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"A proposito di aromatizzazione, quando si usano le erbe aromatiche per decorare i cocktail, scuoterle contro il bicchiere per profumarlo, in modo da amplificare i sentori".
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"La misurazione può rappresentare un'altra criticità: gli ingredienti devono essere misurati, appunto, ma non sempre a casa abbiamo gli strumenti giusti. Si può usare una tazzina da caffè (piena fino all'orlo equivale a 9-10 cl), oppure, ancora meglio, una caraffa graduata", precisa il bartender.
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"Quando si prepara un Gin Tonic, la tonica va versata delicatamente nel bicchiere colmo di ghiaccio, in modo da non sgasarlo".
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"Bisogna considerare che un cocktail perfetto non è la miscela di tanti ingredienti alcolici o analcolici, ma è figlio della selezione del giusto abbinamento tra pochi ingredienti che insieme danno vita a un'esperienza e raccontano una storia".
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Gli alcolici da avere sempre in casa, a portata di mano per preparare cocktail? "Bitter aperitivo, Vermouth Rosso, Gin, Vodka, Whisky e Amaretto".
Le ricette firmate da Mattia Pastori: cinque cocktail da preparare a casa
Mattia Pastori ha ideato una collezione di originali cocktail pensati ad hoc, realizzati con le Bibite Sanpellegrino: cinque ricette che condivideremo man mano con voi, da preparare facilmente a casa.
Cinque drink pensati per essere consumati dall'aperitivo al dopo cena, con il pairing perfetto suggerito dal bartender.
La ricetta del cocktail Zesty Americano
Cominciamo con la ricetta del primo drink, lo Zesty Americano, "un cocktail di facile realizzazione, perfetto da abbinare a una pizzetta all'ora dell'aperitivo", spiega Pastori.
Si tratta di una rivisitazione del classico Americano, dove il Vermouth viene sostituto dal Cocktail Sanpellegrino, caratterizzato da intense note speziate, che vanno a mescolarsi a lievi sentori di agrumi, dando vita, insieme al Limoncino, a un mix aromatico unico.