Durante queste settimane di quarantena per l’emergenza Covid-19, la ristorazione si è data da fare per reagire al meglio al lockdown, tra ricette per tenere compagnia alle persone a casa, potenziamento (o addirittura attivazione ex novo) del servizio di delivery, persino inaugurazione di dark (o ghost) kitchen che hanno trasformato i ristoranti in gastronomie di quartiere.
Ma con la gran parte della attività chiuse, a risentirne è anche il mondo del vino, che attende gli sviluppi con il fiato sospeso. Un’attesa che non contempla però l’ipotesi di rimanere con le mani in mano. Consorzi, produttori ma anche chi si occupa di eventi, distribuzione e vendita, tutti si sono da subito attivati con diverse iniziative che, ancor prima che economiche, sono una conferma della voglia di ripartire di tutto il settore.
Ecco cos'hanno detto a Fine Dining Lovers i volti del vino in Italia e non solo.
Donatella Bernabò Silorata, Wine&Thecity

Wine&Thecity ha lanciato l’iniziativa WineLovers in quarantena. L’account Instagram ufficiale dell'impresa culturale di Napoli che celebra il piacere e la cultura del vino, si è così arricchito di un nuovo contenuto multimediale nato dalla voglia di fare rete in questo periodo di isolamento domestico. Ogni giorno sul canale IGTV Instagram vanno così in onda brevi videomessaggi di personaggi più o meno noti del settore enogastronomico, dagli chef ai produttori vitivinicoli, che si mostrano per parlare di vino nell’intimità domestica. Tra gli altri, Gino Sorbillo e Luciano Villani.
«Un progetto nato in modo del tutto spontaneo in questo tempo lungo, sospeso, di necessaria resilienza. Un modo per mettere in connessione le persone, abbattere le distanze, per parlare di vino tra amici, condividere chiacchiere e pensieri dalle nostre case, scoprire nuove etichette e brindare insieme. La risposta che stiamo ricevendo è di grande partecipazione e andremo avanti fino alla fine della quarantena, come un racconto a puntate e con ottimismo», spiega Donatella Bernabò Silorata, fondatrice di Wine&Thecity.
Stefano Capurso, Alejandro Bulgheroni Family Vineyards Italia

Dievole, cantina storica del Chianti Classico, ha dato il via a #lavignanonsiferma, un calendario di appuntamenti settimanali online in cui Stefano Capurso, direttore di Alejandro Bulgheroni Family Vineyards Italia, invita al confronto professionisti ed appassionati del settore enologico. Non solo: a questi webinar settimanali si uniranno le ricette toscane della chef del Dievole Wine Resort Monika Filipinska. I focus? Le erbe spontanee e come usarle nella cucina di casa.
Così Stefano Capurso: «Credo che in questo esatto momento storico, dobbiamo non solo uscire dai binari per vedere da un’altra prospettiva ma anche stare vicini a chi ama il nostro mondo che è fatto di natura, vita, energia. Solitamente sono sempre impegnato in altro e per certe cose non c’è proprio il tempo fisico. Adesso invece che il tempo non manca, mi presto con piacere a creare qualcosa, non solo per Dievole ma per tutti, per continuare a parlare del nostro bellissimo mondo. Un appuntamento fisso per coinvolgere clienti ed appassionati alla scoperta del nostro territorio vitivinicolo».
Diego Cottini, Monte Zovo

L'azienda Monte Zovo di Caprino Veronese guarda su più fronti durante l'emergenza generata dal Covid-19. Innanzitutto alla sicurezza dei dipendenti, ma anche al loro benessere; Annalberta Cottini si è incaricata della cucitura a mano di mascherine in tessuto lavabile e sterilizzabile a 100°C. Novità anche dal punto di vista della produzione, è infatti allo studio l’implementazione del sistema di acquisto online e consegna a domicilio dei prodotti. Per tutto il periodo dell’emergenza verrà poi garantita la consegna gratuita nell’area di Verona.
«Per noi è fondamentale non farsi prendere dallo sconforto. Non solo nella speranza che tutto si risolva quanto prima, ma anche per continuare, per quello che possiamo, a dare linfa vitale al nostro sistema economico. Pensiamo infatti che ogni azienda debba fare la propria parte in questa fase così delicata per la nostra economia», sostiene Diego Cottini, titolare di Monte Zovo con la moglie e i figli.
Marco Aldegheri, AIS Associazione Italiana Sommelier Veneto

AIS Associazione Italiana Sommelier Veneto intensifica la presenza in rete dando vita agli appuntamenti online dedicati al mondo dei sommelier. È ufficialmente attivo Primo Banco - Formazione online AIS Veneto, con una serie di incontri di approfondimento su Google Meet dedicati agli studenti dei corsi sospesi a causa dell’emergenza. Inaugurato anche Aperitivo con AIS Veneto, diretta Instagram che alle 19.00 di ogni mercoledì ospiterà i protagonisti del vino, della cucina e dei distillati, ma anche grandi personaggi della cultura, dell’arte e dell’imprenditoria veneta. Tra gli ospiti Simone Padoan de I Tigli e Andrea Maschio della Distilleria Bonaventura Maschio.
«In un momento in cui manca la convivialità dello stare assieme diventa più forte il senso di appartenenza dei nostri associati che ci chiedono spazi e opportunità di condivisione. Abbiamo così pensato a due nuovi format in grado di unire condivisione e informazione, dedicati sia ai soci che ai simpatizzanti della nostra Associazione. In queste settimane stiamo inoltre continuando a lavorare sulla rivista e sulla Guida Vinetia 2021. Sono forti segnali per far sapere ai nostri soci e alle aziende che ci siamo e che la formazione e la cultura del vino di AIS Veneto non si fermano», le parole di Marco Aldegheri, presidente di AIS Veneto.
Carla Fiorini, Cantina Fiorini (Bianchello d’Autore)

La Cantina Fiorini di Terre Roveresche, che aderisce assieme ad altre otto cantine (Bruscia, Cignano, Claudio Morelli, Il Conventino di Monteciccardo, Di Sante, Mariotti Cesare, Terracruda, Fattoria Villa Ligi) al progetto Bianchello d'Autore, ha chiuso il punto vendita subito con l'inizio dell'emergenza. L'attività in questo momento si è concentrata sulla consegna a domicilio e alla spedizione, su richiesta, anche fuori dal territorio regionale.
Precisa la titolare Carla Fiorini «Abbiamo deciso di predisporre un servizio di consegna a domicilio realizzato direttamente dalla mia famiglia, che va ad affiancarsi alla fornitura dei nostri prodotti vinicoli ai negozi di vicinato e alla grande distribuzione. Su richiesta spediamo i nostri vini anche al di fuori territorio regionale. Un’attività che viene supportata, in scala nazionale, da quella della piattaforma Peekee che ha interrotto la promozione di degustazioni esperienziali nelle cantine del territorio, dirottando i propri servizi sulla vendita online di eccellenze locali, tra cui, appunto i vini e in particolare la nostra Doc autoctona Bianchello del Metauro».
Antonio Rallo, Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia

Foto: Pilotto
Il Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia avvia un'iniziativa dedicata ai produttori per reagire alle conseguenze determinate dal Coronavirus. Nasce la Sicilia Doc Academy: una serie di seminari sul web con esperti di marketing, comunicazione e pubblicità, con professionisti che promuovono all'estero il Made in Italy. Attraverso un dialogo con consulenti e tecnici, si offre la possibilità di condividere alcuni strumenti utili ed efficaci per affrontare i mercati, i loro cambiamenti e le eventuali diverse opportunità che si potranno presentare.
Precisa il presidente Antonio Rallo: «La Sicilia Doc Academy è solo una delle misure adottate dal Consorzio di tutela vini Doc Sicilia per aiutare le aziende a fronteggiare questo momento di difficoltà. Intendiamo mettere a disposizione dei produttori della Doc Sicilia le conoscenze di chi lavora in settori che sono sempre più strategici per il mondo del vino. L'obiettivo è quello di acquisire informazioni utili, conoscere scenari presenti e possibili futuri, per affrontare le evoluzioni del mercato italiano ed estero».
Fabio Angius, Pala - Vini di Sardegna

Tra i nomi più conosciuti ed apprezzati del vino in Sardegna, la cantina Pala guarda al futuro, mantenendo saldi e costanti i contatti con i collaboratori ed i clienti.
«Quello che percepisco, confrontandomi sia con i clienti che con la rete vendita in Italia e all'estero, è un grande senso di unità, di famiglia che tutti abbiamo riscoperto, tranne poche e rare eccezioni. Tutti si rimboccano le maniche per ripartire. Sappiamo che sarà dura e difficile, ma con questo spirito forse lo sarà un pò meno. Senz'altro il primo brindisi sarà alla libertà ritrovata e a un nuovo inizio, dove ci saranno maggiore collaborazione e solidarietà», rassicura Fabio Angius, direttore commerciale della cantina Pala.
Roberto Ghio, Consorzio Tutela del Gavi

La risposta all'emergenza sanitaria da parte del Consorzio Tutela del Gavi si chiama Valore Gavi. Si tratta di un progetto di promozione del brand e del territorio avviato nei mesi scorsi per creare valore tanto economico quanto sociale per i produttori e la comunità degli 11 comuni della Denominazione. Un'iniziativa oggi ancor più rilevante alla luce del momento critico e che guarda al post emergenza. L'intenzione è quella di creare la Destinazione Gavi, un programma in cui enoturismo, shopping, Beni culturali e natura si incontrano; in questa direzione guardano i produttori, gli albergatori e i ristoratori coinvolti. La promozione passa inoltre in questi giorni dal web, dai social e dalla nuova etichetta istituzionale Gavi docg, realizzata dall'illustratore Riccardo Guasco.
Segnala Roberto Ghio, presidente del Consorzio Tutela del Gavi: «Stiamo constatando come l’allarme internazionale stia colpendo duramente anche il comparto vinicolo. I produttori continuano a imbottigliare, ma i lavori in cantina sono rallentati dalle disposizioni governative, e paventiamo la contrazione dei consumi, dovuta alla chiusura delle enoteche e dei ristoranti in Italia e all’estero, che è il mercato di riferimento per la nostra denominazione. Questo non è il momento di subire passivamente, ma dobbiamo agire organizzando le azioni più efficaci per interpretare il post coronavirus, auspicando che arrivi presto, con iniziative di servizio per i produttori associati e per tutto il territorio del Gavi».
Giovanni Olivini, Famiglia Olivini

Guarda all'e-commerce anche Famiglia Olivini, con una produzione diversificata nei Lugana Doc, Chiaretto, rosè e vini rossi (ma che in gamma ha anche tre grappe ed un olio). L'azienda riflette inoltre sul turismo, guardando non più a quello internazionale ma alla nicchia degli estimatori.
«Una cosa è certa: dovremo prepararci ad evolvere e ad adattarci alle nuove esigenze di mercato. Per questo a brevissimo lanceremo un nostro shop online. Quello che fortunatamente non cambierà sarà il prodotto. La nostra cantina, soprattutto durante il periodo estivo, solitamente gode del flusso di turisti, in gran parte provenienti dalla Germania e dal nord Europa, che quest'anno, con molta probabilità, non vedremo. Punteremo quindi sul raccogliere l'attenzione dell'enoturista di nicchia. Inoltre l'azienda ha scelto di supportare l’iniziativa SOStieni Brescia, dona per la tua città, ideata dal Comune di Brescia e promossa da Ambra Angiolini, Francesco Renga e Fabio Volo. Per ciascuna bottiglia acquistata, partendo da un minimo di sei, viene donato un euro per aiutare le fasce più fragili della popolazione di uno dei territori più colpiti dalla pandemia», così Giovanni Olivini, direttore di Famiglia Olivini.
Mario Piccini, Tenute Piccini

Dalla Toscana un messaggio positivo arriva da Tenute Piccini che, con un'organizzazione chirurgica dei turni di lavoro, è riuscita a mantenere alti livelli di occupazione senza attivare la cassa integrazione. Nelle campagne sono stati impiantati inoltre i nuovi vigneti sia a Fattoria di Valiano, il podere della famiglia Piccini nel cuore del Chianti Classico a Castelnuovo Berardenga, che a Tenuta Moraia, nella selvaggia Maremma Toscana in provincia di Grosseto.
Come sottolinea l'amministratore delegato Mario Piccini: «Abbiamo mantenuto attivi tutti i siti produttivi rispettando le norme, per poter continuare a garantire la comunicazione dei prodotti, del nostro Made in Italy, sia in Italia che all’estero. Ci riteniamo oltremodo fortunati per aver potuto lavorare senza attivare strumenti quali la cassa integrazione. Uniti riusciremo a superare anche questo difficile momento e noi dalla Piccini vogliamo dare un segnale di speranza a tutta l’Italia: insieme ripartiremo. Siamo il Paese che ha dedicato secoli a creare capolavori all’insegna dell’eccellenza, opere che tutto il mondo ammira e che oggi più che mai devono ispirarci».
Luca Pizzighella, Signorvino

Signorvino, catena di negozi di vino specializzati, conferma tutte le nuove aperture in programma per il 2020. Una vera bella notizia, di cui si ha bisogno in questo periodo. A Milano sono quasi pronti due nuovi store, sui Navigli e in zona Corso Como. Ma nel corso dell'anno vedranno la luce anche un negozio a Parma, nel centro commerciale La Galleria, e due a Roma. Per quanto riguarda l’e-commerce, in pochi mesi sarà messo a punto un sistema di vendita in linea con lo stile dei negozi per poter aprire il canale a fine maggio.
«I cantieri adesso sono ovviamente fermi ma siamo fiduciosi di poter riprendere i lavori quanto prima, non soltanto per poter dare seguito ai nostri progetti ma anche per poter dare un messaggio positivo alla collettività e alle città nelle quali siamo presenti. Investire e continuare a credere nel Made in Italy in un momento così drammatico siamo sicuri che possa avere anche una valenza etica e sociale, oltre ad un concreto riscontro economico, basti pensare al nuovo fabbisogno di personale che avremo nelle città coinvolte», dice Luca Pizzighella, brand manager di Signorvino, «Dopo aver vissuto, in maniera totalmente inaspettata, un periodo così triste, speriamo che il senso di unione che ci ha pervaso in queste settimane rimanga anche successivamente come un approccio più solidale gli uni con gli altri».
Elisabetta Pala, Mora&Memo

La giovane cantina sarda Mora&Memo si è adattata al momento con rapidità, sia dal punto di vista commerciale, con l'avvio dello store online, sia da quello della comunicazione, con i canali Instagram e Facebook più vivi che mail.
Spiega Elisabetta Pala, proprietaria della cantina, «In questo periodo abbiamo cercato di spostare il nostro mondo, i nostri rapporti, sul digitale. Penso che rimanere in contatto costante con il nostro pubblico, con i clienti e con i consumatori, sia fondamentale. Per questo abbiamo lanciato il nostro canale e-commerce e organizzato un calendario di appuntamenti sui social con giornalisti, ristoratori, sommelier e amici in cui parlare di quello che sta succedendo, di come affrontarlo e di come poterne uscire tutti insieme».
Carlo Volpi, Cantine Volpi

A sostegno e tutela del personale, Cantine Volpi ha stipulato per tutti i dipendenti, ai quali giornalmente vengono forniti i dispositivi di protezione individuale, una polizza che garantisce copertura assicurativa in caso di ricovero ospedaliero causato dal Covid-19. Inoltre, visto il periodo di difficoltà, l'azienda ha previsto un bonus extra, nello stipendio del mese di marzo, per tutti i lavoratori, che stanno assicurando il continuo svolgimento delle attività. La solidarietà esce anche dai confini aziendali: Cantine Volpi ha sostenuto il Comitato Tortona per l’Ospedale e la CRI Tortona con una donazione economica; ancora la Casa di riposo Lisino con la fornitura di dispositivi di protezione individuale.
Il titolare Carlo Volpi: «La nostra azienda in questi anni è cresciuta e si è sempre più radicata nel territorio grazie al meraviglioso ambiente umano e naturale dei Colli Tortonesi.È quindi naturale, più ancora che doveroso, per noi cercare di restituire almeno un pò di ciò che ci è stato dato. Le strutture che abbiamo aiutato sono fatte di persone. Mille tra medici, infermieri, volontari, amministrativi. Ad ognuno di loro abbiamo anche fatto arrivare una bottiglia di Piemonte DOC Cortese Spumante in occasione della Pasqua, un piccolo pensiero di ringraziamento a chi è in prima linea per la salvaguardia di tutti noi».
Giulio Fiamberti, Fiamberti Vini (Consorzio Club del Buttafuoco Storico)

Si muove con cautela Fiamberti Vini, azienda di Canneto Pavese che fa parte del Consorzio Club del Buttafuoco Storico. La vendita online delle bottiglie viene effettuata attraverso siti specializzati in questa attività, mentre la decisione per quanto riguarda le consegne a domicilio è stata chiara: evitarle, per non entrare in contrasto con ristoranti ed enoteche clienti che effettuano regolarmente il servizio. Come raggiungere l'estero? Con le spedizioni, seguite da degustazioni fatte su Skype.
Come puntualizza il titolare Giulio Fiamberti: «Lavorando per la maggior parte con il settore Horeca e quello della GDO, abbiamo deciso di non effettuare consegne dirette a privati. Molti nostri rivenditori, come enoteche e qualche ristorante, effettua il servizio di delivery e non volevamo quindi in nessun modo scontrarci con chi già ci sta aiutando in questo momento a vendere il nostro vino. Ci stiamo muovendo quindi attraverso di loro e qualche sito che fa vendita di vino online. Chiamo ogni giorno colleghi, fornitori, distributori italiani e non. Dobbiamo rimanere uniti e fare fronte comune. Successivamente si pensa al dopo: studio nuove etichette e forme di vendita e comunicazione, certo che tutto cambierà in modo definitivo».
Elio Pisoni, Cantina e Distilleria Pisoni

Storica azienda che divide la propria produzione in grappe e TrentoDoc, Cantina e Distilleria Pisoni ha rallentato ma non fermato la propria attività; solo il punto vendita risulta chiuso. Per gli acquisti online è previsto uno sconto del 10%. con spese di trasporto gratuite per chi compra almeno sei bottiglie. Tra ricette, consigli e tanto altro, è tramite Facebook e Instagram che l'insegna Pisoni comunica con i propri clienti. Le consegne alla GDO avvengono nei tempi richiesti.
Conferma così Elio Pisoni, che è anche Presidente della Sezione Alimentare di Confindustria Trento: «La mia famiglia è sopravvissuta a due guerre mondiali e a più di una crisi economica. Sono certo che riusciremo a superare anche questo momento difficile che, inatteso ed improvviso, è giunto nell’arco di pochi giorni. Stiamo vivendo come in apnea, riducendo al minimo la produzione, lasciando per il momento a casa i nostri collaboratori, auspicando un graduale ritorno alla normalità. Speriamo che poi la voglia di normalità e di convivialità siano occasione di brindisi e voglia di degustare i nostri prodotti. Anche noi abbiamo attivato una politica coerente con l’hashtag #iorestostoacasa e cerchiamo di mantenere costante la comunicazione attraverso i nostri canali social».
Stephane Revol, Comte de Montaigne

Anche all'estero le iniziative non sono tardate ad arrivare. Oltralpe, la maison de champagne dell’Aube Comte de Montaigne lancia la piattaforma per la vendita online. Le consegne in 24 Paesi europei avvengono con imballaggi ecosostenibili e sicuri in linea con la filosofia che sta dietro le Cuvée della Maison. Possono così arrivare, in Francia come in Italia, le referenze di punta quali Brut, Extra Brut, Rosé, Blanc de Blancs, Cuvée Spéciale.
«Inizialmente non eravamo orientati verso la vendita sul web, ma devo direi che abbiamo avuto diverse richieste dai nostri clienti, a cui mancavano i nostri prodotti. Ci è sembrato quindi giusto mandare anche un messaggio a chi ci apprezza. Abbiamo così deciso di rispondere potenziando le nostre vendite online con un vero e proprio e-shop, accessibile direttamente dal nostro sito», ha commentato Stéphane Revol, Ceo dell’azienda.