La Guida alle Birre di Slow Food è la guida di riferimento della birra artigianale italiana. L'edizione 2015 - la quarta - segnala 329 aziende e 1628 birre. Niente voti e punteggi ma altri criteri di valutazione: birra slow, birra quotidiana e grande birra. E inoltre una sezione dedicata alle birre senza glutine, e 600 locali dove potete acquistare o degustare le birre. Abbiamo parlato con Eugenio Signoroni e Luca Giaccone, curatori della Guida, per sapere
Tre parole per descrivere la Guida.
Luca: Approfondita, seria, attenta - alle nuove tendenze ma anche ai bisogni dei birrai.
Eugenio: Matura, completa e divertente.
L'esperienza birraia - viaggio, assaggio, incontro - che vi ha cambiato la vita?
Luca: L'incontro con Teo Musso. Ma avrebbe potuto essere chiunque altro: era la persona giusta al momento giusto, che mi ha fatto crescere e capire cos'è la birra artigianale.
Eugenio: Eravamo di ritorno dalla Liguria, dove avevamo presentato la prima edizione della guida, e ci siamo fermati al Saloon di Laigueglia. Allora ero solo uno stagista. Ho assaggiato una Dirk del Birrificio Menaresta, una birra dedicata a Dirk Van Bockstaele, titolare del locale. È stata la prima birra che ho capito, e non solo bevuto.
Una lettura imprescindibile per chi vuole imparare qualcosa di birra?
Luca: Degustare le Birre: tutti i segreti della bevanda più buona del mondo di Randy Mosher.
Eugenio: Amber, Gold & Black di Martyn Cornell. Un libro incentrato su quella che, per me, è una parte fondamentale della birra: la storia. In questo caso delle birre inglesi.
La prossima tendenza del mondo della birra artigianale italiana?
Luca: Un legame sempre maggiore con il territorio. Un campo in cui possono esserci sviluppi molto fecondi: cereali, frutta, spezie. La tendenza che vorrei io? Più birre quotidiane, leggere e semplici.
Eugenio: Un maggior lavoro sui lieviti, selezionando quelli autoctoni, concentrandosi meno sugli ingredienti "strani".
Lo stereotipo che più vi infastidisce sulla birra artigianale?
Luca: Che è cara. È vero, alcune bottiglie hanno un prezzo non semplice. Ma se vado in pizzeria, pago una qualsiasi bottiglia di birraccia industriale 5 euro - o anche di più. Lo stesso prezzo a cui, in un buon pub, pago una delle migliori birre artigianali.
Eugenio: Che è difficile. Non è vero! Ci sono birre buonissime e semplicissime (e uso la parola in senso positivo): il panorama è ampio. L'importante è sempre saperle raccontare.
La birra - o il birrificio - del vostro cuore.
Luca: Quarta Runa del Birrificio Montegioco, prodotta con le pesche di Volpedo.Nessuna birra è in grado di raccontare il proprio territorio come fa quella.
Eugenio: Il Birrificio Montegioco. Come dico sempre, ci sono birrifici che mi piacciono e birrifici a cui voglio bene. A Montegioco voglio bene. Riccardo Franzosi riesce a fare rete con tutti i produttori del territorio.