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Last Word Cocktail

Last Word cocktail

Il Last Word è un cocktail che nel corso degli anni ha subito i cambiamenti che immancabilmente l’innovazione porta, ma la sua storia poetica continua a conquistare ancora oggi il pubblico con la sua elegante nostalgia. Scopri la ricetta!

07 Settembre, 2020
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Tipo di Piatto

porzioni

1

ingredienti

Gin
30 ml
Chartreuse
30 ml, verde
Maraschino
1/4 oz
Succo di Lime
30 ml

Preparazione

  1. Iniziate prendendo una coppetta da cocktail e raffreddandola.
  2. Versate in uno shaker tutti gli ingredienti e agitate vigorosamente finché il drink non sarà sufficientemente freddo.
  3. Filtrate il vostro drink nella coppetta.

Storia del Last Word cocktail

Il cocktail Last Word fu preparato per la prima volta nel 1915 al DAC (Detroit Athletic Club) di Detroit. Venne venduto a 35 centesimi ed era un mix in parti uguali di gin, succo di lime, liquore al maraschino e Chartreuse.
La storia del Last Word è piuttosto travagliata e pare che venne miscelato per la prima volta per Frank Fogarty, un famoso esponente del genere teatrale Vaudeville, un genere di commedia brillante e molto spiritosa di origine francese molto in voga agli inizi del ‘900.

Frank Fogarty era residente nel quartiere Red Hook di Brooklyn, ma occasionalmente si esibiva nel distretto teatrale di Detroit. Nel 1918, Frank lasciò lo spettacolo per tornare definitivamente a Brooklyn dove morì nel 1925 lasciando suo figlio Frank Fogarty Junior. Insieme a Frank padre, anche il suo cocktail preferito, il Last Word, fece sparire le sue tracce.
Nel 2003, il famoso bartender Murray Stenson, venne in contatto con un antico libro di ricette e riportò in vita il Last Word sul bancone del Zig Zag Cafè di Seattle. I clienti furono subito conquistati da questo cocktail antico dalle note così contemporanee e la voce non tardò a girare.

John Frizell, rinomato bartender, porto il Last word nella lista dei cocktail del suo Fort Defiance, locale aperto nel 2009 proprio nel quartiere di Red Hook.
L’uragano Sandy, nel 2012, fece disastri inimmaginabili che misero in ginocchio le popolazioni coinvolte. John Frizell si impegnò per la raccolta dei fondi dedicati alla ricostruzione e fu così che venne a conoscenza di un intervento di beneficienza effettuato da un tale Frank Fogarty.

Frizell capì che non poteva trattarsi solo di una coincidenza e contattò Fogarty per invitarlo nel suo locale ricostruito appunto con la sua stessa donazione. Si trattava in un avvocato e discendente della famiglia di quel Franck Fogarty che, nel 1915, sorseggiò per primo una coppa di Last Word.

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