Albicocche sciroppate

Per iniziare, procuratevi gli ingredienti e dei vasetti di vetro sterilizzati e dotati di coperchi.

Lavate accuratamente le albicocche, facendo attenzione a non danneggiarle. Tagliatele a metà ed eliminatene il nocciolo. Lasciatele asciugare.

Immergete poi le albicocche in una grande ciotola piena d’acqua e succo di 1 limone. Lasciatele riposare per una decina di minuti. Poi scolatele e mettetele da parte.

In una pentola, fate scaldare un litro d’acqua, lo zucchero e il succo dell’altro limone. Quando lo zucchero si sarà sciolto, aggiungete le albicocche e fate sbollentare per 1-2 minuti.

Spegnete il fuoco, scolate delicatamente le albicocche usando una schiumarola e lasciate lo sciroppo nella pentola. Trasferitele in una ciotola e lasciatele raffreddare.

Nel frattempo, fate continuare la cottura dello sciroppo, per farlo ridurre della metà.

Quando lo sciroppo è pronto, procedete alla preparazione dei vasetti di albicocche sciroppate. Riempite ogni vasetto di albicocche e ricopritele completamente di sciroppo.

Agitate il vasetto per eliminare eventuali bolle d’aria e chiudetelo con il coperchio. Poi capovolgetelo per creare il sotto vuoto.

Sterilizzate i barattoli facendoli bollire per mezz’ora in una pentola d’acqua, inframezzati da uno strofinaccio per proteggerli. Poi scolateli e lasciateli raffreddare.

Trasferite poi i barattoli in un luogo fresco e asciutto. Lasciate riposare ancora per almeno 1 mese prima di gustare le vostre albicocche sciroppate.
 

Origini e curiosità

L'albicocca, o Prunus armeniaca, è il frutto dell'albero dell'albicocco, appartenente alla famiglia delle Rosacee. Il suo nome deriva dal latino praecoquum, che significa “precoce”. Come la pesca, in origine questo frutto viene dalla Cina, dove si trovano ancora albicocchi selvatici, come in Giappone e Corea. Arrivato prima in Iran e poi in Armenia, questo albero fu poi scoperto dai Greci, che lo chiamarono “prugna armena”. La coltivazione dell'albicocca è poi arrivata gradualmente in Siria, Turchia, Grecia e poi in Italia, grazie ai Romani.

L'albicocca è un frutto pieno di virtù. Per cominciare, è ricca di vitamina C, beta carotene e di provitamina A, che proteggono l'organismo contro le malattie cardiovascolari e l’invecchiamento precoce. L’albicocca favorisce anche il sistema immunitario e il benessere generale dell'organismo.

Consigli

È sufficiente avere delle albicocche fresche e dello zucchero per preparare questi vasetti da conservare e usare durante i mesi più freddi, per ritrovare il gusto intenso e estivo di questi frutti. Alcuni piccoli accorgimenti possono permettervi di preparare delle deliziose albicocche sciroppate.

Per iniziare, le albicocche devono essere ben mature e appena raccolte. Tuttavia, è importante sapere che l'albicocca è un frutto delicato. Per sfruttare al meglio il suo gusto dolce e unico, è meglio usarla rapidamente, massimo due o tre giorni dopo l'acquisto.

I puristi non lavano le albicocche, ma le strofinano semplicemente con un panno umido per non rischiare di rovinarle. Tuttavia, se non siete sicuri di usare albicocche biologiche coltivate senza l'uso di pesticidi, vi consigliamo di lavarle accuratamente e di asciugarle delicatamente con della carta assorbente, prima di usarle in cucina.

Naturalmente, è fondamentale che i barattoli usati siano ben sterilizzati e chiusi ermeticamente prima di essere conservati, per evitare che si creino muffe o tossine al loro interno. Cliccando qui potrete trovare le linee guida per la corretta preparazione delle conserve alimentari in ambito domestico.

Conservazione

Lasciate riposare le albicocche sciroppate per un mese prima di gustarle. Una volta aperto, conservate il barattolo in frigorifero e consumatelo nel giro di qualche giorno.

Come usare le albicocche sciroppate?

Le albicocche sciroppate possono essere gustate in purezza, oppure essere usate per arricchire dessert e yogurt con un tocco di dolcezza. Cliccate qui per scoprire tutte le nostre ricette con le albicocche.